Sui rifiuti il ministro Clini commissaria Pecoraro
Una struttura tecnica del dicastero rivaluterà le scelte di Riano e Corcolle e la documentazione della Regione
Mabisogna fare presto. Il rischio che che a Roma scoppi un'emergenza rifiuti simile a quella che ha investito Napoli e la Campania è infatti più che concreto. Il vertice convocato al ministero dell'Ambiente dal ministro Clini con la governatrice Polverini, il presidente della Provincia Zingaretti, il sindaco Alemanno e il commissario per la chiusura di Malagrotta Pecoraro per fare il punto sull'emergenza ha il sapore della bocciatura per le scelta effettuate dal commissario. Nel mirino ci sono Riano e Corcolle-San Vittorino, i due siti scelti da Pecoraro in una rosa di sette per ospitare le due discariche temporanee destinate accogliere i rifiuti di Roma dopo la chiusura di Malagrotta prevista per giugno ma in predicato di essere nuovamente prorogata. Proprio sulla scelta delle due aree e, soprattutto, sulla relazione tecnica della Regione che individua sette siti idonei a ospitare una discarica pende peraltro un'inchiesta della Procura di Roma per falso materiale e ideologico. Non ci sono comunque ancora iscritti nel registro degli indagati. Alla fine del vertice Pecoraro è stato confermato commissario per l'emergenza rifiuti ma ad affiancarlo ci sarà una struttura tecnica che rivaluterà la documentazione della Regione sulla quale il prefetto si è basato per scegliere Riano e Corcolle. Di fatto il provvedimento suona come un commissariamento del commissario. «Le soluzioni transitorie già individuate dal prefetto saranno oggetto di ulteriore valutazione insieme con le altre opzioni che erano già state individuate dalla regione», spiega infatti il ministro dell'Ambiente. La struttura tecnica di supporto, alla quale parteciperanno Comune, Provincia, Regione e il commissario, sarà coordinata dal segretario generale del ministero, Antonio Agostini. Il 22 marzo si terrà in ministero una nuova riunione per fare il punto sulla valutazione tecnica del gruppo di lavoro «in modo tale che la soluzione transitoria possa essere di garanzia per tutti, efficiente ed effettivamente transitoria», spiega Clini. «Non possiamo permetterci che per ragioni varie fondate dal punto di vista ambientale, ma molto di più sostenute da ragioni politiche, si possa rischiare la reale emergenza rifiuti a Roma. Non ce lo possiamo permettere, non lo vogliamo e faremo di tutto per evitarlo», ammonisce il ministro. La proroga per la chiusura di Malagrotta - ricorda Clini - scade a giugno, quindi «abbiamo pochi mesi per trovare una soluzione transitoria che sia coerente con le normative nazionali ed europee, tenendo conto che la Regione ha approvato un piano rifiuti che prevede le misure che consentiranno di gestire i rifiuti della Capitale a regime entro il 2015 al più tardi. L'obiettivo è fare in modo che la Regione e la Capitale abbiano un sistema di gestione continuativo, stabile, efficiente e coerente con le direttive Ue. Clini motiva così la decisione di affiancare una struttura tecnica al prefetto Pecoraro: «Purtroppo la maggior parte delle procedure adottate nel nostro Paese per affrontare questo tipo di situazioni assomigliano al gioco dell'oca. Vogliamo evitare di esercitarci in questo gioco. Il commissario ha avuto l'incarico di individuare le procedure che consentano celermente di applicare le leggi esistenti, in modo da affrontare una situazione che altrimenti tra qualche mese potrebbe essere di emergenza. Il ministero sta svolgendo una funzione di supporto del commissario e delle amministrazioni locali anche per facilitare l'individuazione di un percorso razionale e gestibile». Nella struttura tecnica non sono stati coinvolti i comitati di cittadini: «Sono rappresentati dalle Istituzioni - spiega il ministro - Questo grande lavoro raccoglie tutte le documentazioni e le informazioni. Quelle dei comitati sono ben note e già ampiamente acquisite». Sulla scelta dei siti non c'è stato comunque «nessun ripensamento anche perché allo stato nessuno è in grado di dare alternative - precisa Pecoraro - Non sono preoccupato. Portare in discarica rifiuti tal quale significa fare cose illecite che nessuno di noi vuole fare». Per il presidente della Provincia Zingaretti «quel che dovevamo dire lo abbiamo detto. Il ministro ha parlato a nome di tutti. Per la prima volta dopo 140 anni la Provincia di Roma ha approvato il Piano territoriale provinciale generale, una base fondamentale della programmazione che riguarda anche le discariche». Nel dibattito entra anche il capogruppo Pd alla Pisana Esterino Montino, che con una lunga lettera esorta il ministro Clini a non insistere sulla strada delle discariche e a far funzionare gli impianti esistenti.