Rapinano bottino Il portavalori fugge ed evita sparatoria
Ilcolpo è avvenuto ieri mattina, intorno alle 7. Notevole il bottino. Ma poteva essere ancora più ingente se il conducente del mezzo non fosse fuggito. Due vigilantes erano scesi dal furgone per andare a prelevare i soldi dell'incasso di sabato e domenica. Un mucchio di euro che le guardie giurate avrebbero prelevato dalla cassa continua del supermercato, assieme agli altri incassi di altri «clienti» Sipro. Il mezzo blindato, infatti, stava cominciando il suo giro di riscossione. Circostanza che probabilmente i malviventi conoscevano. Due i rapinatori, col volto coperto da caschi, su uno scooter. Hanno atteso che le guardie aprissero la cassa del supermercato e sono entro entrati in azione. Sono arrivati alle spalle dei vigilantes, sotto la minaccia delle pistole li hanno disarmati e hanno arraffato il bottino. Nel frattempo, l'altra guardia giurata al volante del furgone ha voluto evitare spargimenti di sangue. Poteva reagire con l'arma in dotazione, poteva sparare in aria, oppure ferire i due rapinatori. Ma ha rispettato il regolamento ed ha evitato il peggio: ha premuto sull'acceleratore difendendo il carico e ha lasciato il luogo del delitto, compreso i due colleghi. Quest'ultima scena della rapina è forse stata decisiva per non trasformare tutto in tragedia. Lo stesso copione avvenne nel maggio di otto anni fa, sempre davanti al supermercato Panorama, alle stessa ora di ieri mattina. Le guardie giurate della società Fidelitas, di scorta al furgone blindato, con armi in pugno furono affrontate da tre rapinatori. Un terzo vigilantes, rimasto all'interno del portavalori, reagì sparando contro l'auto dei banditi, e dopo un breve conflitto a fuoco, i balordi furono costretti a fuggire. Nel primo pomeriggio, dentro una Volkswagen Passat in un parcheggio di via Fracesco Sapori, sempre al Laurentino, gli investigatori trovarono il corpo di un uomo ucciso da alcuni colpi di pistola e con in testa un passamontagna. Fab. Dic.