Colli Portuensi. Bancarelle «maleducate»
Esalta l'apertura del gazebo per la raccolta-firme contro le bancarelle «maleducate» a viale dei Colli Portuensi. Accusate dai negozianti di invadere i marciapiedi della più famosa strada di Monteverde. Ma gli ambulanti hanno una regolare sosta a rotazione. E quando venerdì pomeriggio si sono fatti avanti una decina, il consigliere Pdl del Municipio XVI, Marco Giudici, ha pensato bene di trovare un'alternava alla petizione. «Chiediamo di essere ricevuti dall'assessore Davide Bordoni - ha detto Giudici - per trovare una soluzione condivisa da commercianti e ambulanti». Il braccio di ferro tra le due categorie si gioca sulle regole. Un piccolo dossier sulle bancarelle «maleducate», cioè accusate di violare la norme del rispetto reciproco, più che le carte bollate, sarebbe stato stilato da un gruppo di commercianti e residenti. E consegnato nelle mani del consiglire Marco Giudici. Dai cumuli di cartone abbandonati sui marciapiedi. Ai furgoni parcheggiati sulle strisce pedonali. Che bloccano anche gli scivoli dei disabili, con tanto di foto a riprova. Ma gli ambulanti devono pur scaricare la merce. «Non così» sarebbe stata la risposta. Sarà dura davanti a Bordoni spuntare una tregua per non guardarsi più in cagnesco. Un punto sopra tutto. L'invasione del numero. Il marciapiede del viale, realizzato in questa legislatura con uno cospicuo stanziamento viene quotidianamente occupato da questi banchi a rotazione. E fin qui non c'è niente di male. Ma per i commercianti ogni giorno si ripete la stessa scena. «Gli ambulanti arrivano alle 7.30, collocano i loro camion provvisoriamente in doppia fila o sulle strisce pedonali di fronte agli scivoli per i disabili e iniziano a rumoreggiare per montare i banchi». Ma appen si libera un posto i furgoni vengono tolti dalla sosta provvisoria. Anche qui i commercianti hanno da ridire perché , sostengono «i furgoni parcheggiati per tutto il giorno sul viale sono utilizzati come magazzino. E la superficie occupata non è computata nella tassa per l'occupazione del suolo pubblico». Infine, l'immondizia. «Rifiuti e cartoni - concludono - sono abbandonati fuori dei cassonetti». Grazia Maria Coletti