Caos sulla nomina di Marcello all'Authority dei trapianti
Nellapolemica è dovuto intervenire proprio il diretto interessato. «Il polverone creato intorno alla mia nomina serve solo a destabilizzare ancora di più una situazione molto precaria come quella della sanità nel Lazio», ha detto Marcello, precisando: «Indiscutibilmente la mia designazione è stata avanzata dopo aver valutato il mio trascorso da amministratore pubblico che sapesse gestire da un punto di vista burocratico una macchina complessa come un'Authority legata al mondo sanitario, dal quale, peraltro provengo per aver svolto la professione medica - ha aggiunto Marcello -. Comunque la mia disponibilità non può essere scambiata per condizionamento o imposizione e qualora il Presidente Polverini o il Presidente del Consiglio Abruzzese me lo chiedessero sarei pronto a fare un passo indietro». E la risposta della governatrice, Renata Polverini, non si è fatta attendere. «Non c'è stata alcuna nomina, perché il decreto non ha valore». ha detto la presidente della Regione Lazio in merito alle dichiarazioni di Gaetano Marcello. Il dentista di Guidonia, infatti, era stato designato da un decreto del presidente del Consiglio regionale alla guida dell'Agenzia dei trapianti. Dopo che il diretto interessato ha detto di essere disposto a fare un passo indietro, la Polverini ha preso la palla al balzo e l'ha anche rilanciata. Anche per scongiurare eventuali polemiche da parte dell'opposizione. C'è da dire, però, che in una giornata di polemiche l'invito a correggere la nomina di Marcello arriva proprio dal Popolo della libertà. Il presidente della commissione Politiche sanitarie di Roma Capitale, Ferdinando Aiuti, ha spiegato che «la nomina di un dentista designato all'Agenzia trapianti della Regione Lazio offende il mondo accademico e degli Ospedali, degli IRCS della nostra città rappresentato da esperti, scienziati e chirurghi di qualificazione internazionale che hanno curricula eccellenti sulla disciplina dei trapianti e di discipline affini. Come si può mettere un medico dentista pur bravo che si autodefinisce "un manager con competenze tecniche" a dirigere una Agenzia che rappresenta un settore così avanzato e specializzato della sanità come quello dei trapianti di organo scavalcando gli esperti super qualificati del settore? Il decreto recita che: "La nomina è stata fatta dopo avere visionato i curricula degli esperti", ma potremmo sapere i curricula visionati ed esclusi a quali nominativi corrispondono? Suggerisco al Presidente Mario Abbruzzese e alla Presidente della Regione Renata Polverini una via di uscita onorevole per tutti revocando la nomina oppure in subordine inserendo il Dottor Gaetano Marcello in altro ruolo, come vice-presidente o meglio come componente del comitato in qualità di esperto di odontoiatria od implantologia dentaria. La politica faccia subito un passo indietro senza aspettare la sentenza del TAR ed eviti l'ennesima brutta figura nella sanità del Lazio».