«Oggi non ci si accontenta più del baratto»
Mada qualche anno a questa parte il settore è diventato più aggressivo». Parla Luca Pavoni, storico gestore di famosi locali e ristoranti della Capitale. Uno di più attivi protagonisti della movida dal 1975, ha portato al successo club come Number One, Open Gate, Bianca, Joy e ancora il Bella Blu. Nell'ultimo decennio ha gestito il Cafè Renault, il Rhome ed Elle, la sua ultima creatura in via Veneto, dove ha investito più di 2milioni di euro. Cosa significa investire oggi nella notte romana? «Bisogna avere una buona dose di coraggio, ma soprattutto tanta pazienza». Con Elle ha messo in gioco tutto... «Mi sono rimesso in gioco dopo uno stop di qualche anno. Se ci avessi pensato due volte avrei scelto un altro Paese dove è più semplice aprire un locale di questo tipo» E Roma è più difficile di altre città italiane? «La burocrazia in Italia, si sa, è troppo farraginosa. Roma purtoppo o per fortuna è una città storica e di conseguenza le cose si complicano, soprattutto in centro storico». Vale la pena provarci? «È sicuramente interessante cavalcare l'onda di una delle città più amate al mondo, ma un detto ci ricorda che "non balla tutto ciò che è bello". Troppi vincoli, troppe norme, troppe interpretazioni che mettono un freno alla nostra fantasia». Cosa è cambiato dal '75 a oggi? «Quando abbiamo iniziato era un mondo vergine senza regole. Oggi ce ne sono troppe. Basterebbe tornare a una via di mezzo». Hai lasciato il "popolo della notte" dal 2005 al 2010. L'hai trovato cambiato quando sei rientrato nel giro? «L'ho trovato esasperato» Hai avuto difficoltà a reinserirti? «Io no perché ho una storia alle spalle. Conosco e mi conoscono. Ma se mi calassi nei panni di un Pinco Pallino qualunque, giovane con idee fantastiche, mbè, allora francamente mi troverei in difficoltà» Perché? «Perché Pinco Pallino non conosce le strade giuste da percorrere nei corridoi della burocrazia. Se sei credibile la burocrazia ti sta a sentire, ma se non sei nessuno le porte si aprono con più fifficoltà e questo non è giusto». L'esperienza insegna, quindi. «Sai certamente con chi parlare per non perdere giornate ad aspettare inutilmente. Vai direttamente all'ufficio interessato». Se non conosci insomma... «La vita è fatta di incontri e conoscenze. Se sei per molto tempo in un settore instauri rapporti che naturalmente ricambi. Io faccio un favore a te e tu lo fai a me. Non c'è niente di strano. Magari vieni qui a cena e non paghi o ti faccio lo sconto. È il baratto ed esiste da sempre. È il gioco delle parti, una questione di educazione». Siamo ancora al baratto? «No, l'ho già detto. Oggi gli imprenditori del settore vivono in un clima esasperato. Se le regole sono impraticabili, tutto si esaspera. Anche la crisi ha le sue colpe» Qualcuno se ne approfitta? «È normale che accada. L'importante è riuscire a tenere lontano chi esagera».Mat. Vin.