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Fontana e Bibli nella Casa delle donne

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Inoccasione della Festa della donna, l'assemblea capitolina ha approvato due delibere per concedere in uso ad alcune associazioni culturali, tra cui per l'appunto Bibli, alcune stanze all'interno del complesso del Buon Pastore, a via della Lungara, sede della Casa internazionale delle donne. L'associazione Archivia pagherà quindi per l'uso delle stanze un canone annuo di 701,99 euro, mentre la Fondazione Micol Fontana, che si sposta dalla prestigiosa sede affacciata su piazza di Spagna, corrisponderà al Comune un canone annuo di 6.655,35 euro. Entrambe le concessioni avranno durata fino al 2021. Sempre all'interno del Buon Pastore, l'amministrazione comunale ha deciso di concedere altri spazi alla Fienaroli srl e all'associazione Compagnia del Thé per consentire il prosieguo dell'attività svolta con il marchio Bibli in via dei Fienaroli. Quest'ultima concessione ha una durata di 15 anni a decorrere dalla data di ultimazione dei lavori di ristrutturazione dei locali, di cui si faranno carico gli assegnatari. Il canone annuo è pari a 39.360 euro. In aula, nel corso della discussione, l'assessore capitolino al Patrimonio, Lucia Funari ha sottolineato la «valenza simbolica della concessione in uso di queste associazioni di alcuni spazi del complesso del Buon Pastore, nato come carcere femminile e oggi sede della Casa internazionale delle donne». E Lavinia Mennuni, delegata del sindaco alle Pari opportunità ha sottolineato che «la Fondazione Fontana, apripista del Made in Italy nel mondo, potrà creare un museo, in cui esporre i meravigliosi abiti indossati da artisti del calibro di Liz Tailor e Ava Gardner e molte regnanti europee. La Fondazione possiede inoltre una vocazione fortemente sociale, organizzando corsi di alta sartoria, tra cui quello per donne svantaggiate realizzato di concerto con l'ufficio Pari Opportunità di Roma Capitale, che ha visto la formazione di donne in condizione di criticità economica che adesso hanno acquisito un ruolo lavorativo». Annunciato con enfasi dalla stessa Mennuni e dal sindaco Alemanno, il fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza è rimasto solo sulla carta. È stata infatti rinviata alle commissioni la terza delibera che prevedeva proprio l'istituzione del Fondo comunale.Sarebbe stato un bel regalo proprio nel giorno della Festa delle donne. Ma il provvedimento ora andrà alle commissioni tecniche per un approfondimento. E nell'aula Giulio Cesare non si sa più quando tornerà. Kat. Per.

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