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Altro blitz del Pd «Abbandonati i servizi per la donna»

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Gliesponenti del Pd si sono recati al reparto Maternità, allo «Sportello Donna» in difesa delle vittime di violenza e al Servizio DH-194 per l'interruzione della gravidanza. Il reparto maternità del San Camillo è il terzo per numero di nascite di tutti gli ospedali laziali: nel 2010 sono nati 3.753 bambini (ne nascono di più solo al San Giovanni e al Fatebenefratelli). «Come sempre - dice il Pd - medici e operatori sanitari fronteggiano i tagli come meglio possono. Nel 1997 erano in servizio 30 ginecologi più il primario e ognuno doveva fare 6-7 guardie ogni 30 giorni, oggi sono 19 più il primario e le guardie sono aumentate da 9 a 12. Mancano ostetriche e infermieri, quelli che sono in servizio sono obbligati a turni estenuanti e si ricorre sempre piu al precariato». Per quanto riguarda invece il Servizio DH-194 - l'unico del Centro-Sud che offre l'interruzione di gravidanza farmacologica RU 486 e che ospita pazienti provenienti da tutto il Lazio - «il reparto conta 3 posti letto e 12 in day hospital. Per gli interventi con la RU 486, la Regione Lazio ha previsto il ricovero per tre giorni: uno spreco vero, perché si tratta di ricoveri inappropriati, visto che in altre regioni la Ru viene somministrata in day-hospital». Montino denuncia «grossi e seri problemi, tra cui il personale. La Polverini deve porre mano a questa situazione. Ci sono pochi infermieri, pochi medici, poche ostetriche e scarsa organizzazione del personale. Non si può continuare a lavorare da precari. Rilancio una critica che ho già fatto: la gestione del turnover del 2011. La Polverini ha usato 30 milioni della spesa a beni e servizi per consulenze e rapporti di lavoro a termine. Mi auguro che per la gestione del 2012 si possa porre molta più attenzione. Serve un piano di rafforzamento dei Pronto soccorso. Chiederemo un finanziamento ad hoc». Le critiche del Pd vengono condivise da medici e infermieri. Un reparto «vuoto», con una decina di posti letto, perché non ci sono infermieri per accudire i malati e un ambulatorio sotterraneo per le interruzioni di gravidanza volontarie con spazi insufficienti, camere senza bagni e corridoi stracolmi dove si accumula di tutto, dal materiale per la sala operatoria a scope, stracci e detersivi. Questa è la situazione dei reparti di Maternità del San Camillo denunciata dai camici bianchi. «Penso che in Africa si stia meglio - si è lamentata un'infermiera - qui ci dobbiamo arrangiare nel caos. Nell'ambulatorio della legge 194 passano ogni anno 2.200 donne. Ogni giorno ci sono 12 persone ricoverate e nelle stanze non c'è un bagno. Gli spazi sono insufficienti, le strutture vecchie e il personale carente». Non manca chi la menta degrado e scritte sui muri.

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