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Multe ai Bernabei, il dossier è un bluff

Vigili, un agente della Polizia di Roma capitale

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Una polpetta avvelenata. Il dossier della Municipale sui 350mila euro di multe non pagati dalla famiglia Bernabei sarebbe «campato in aria», frutto di «calcoli approssimativi» I vigili urbani non potevano calcolare tali importi se non usando una palla di vetro. Il database in dotazione ai vigili urbani registra infatti solo i verbali. L'iter della contravvenzione, iscrizione a ruolo compreso, inizia e si completa in un'altra sede: l'ufficio Contravvenzioni del dipartimento delle Entrate. Solo i dipendenti di questo ufficio sono in grado di intrecciare certi dati ed elaborarli con precisione. Sono solo alcuni dei passaggi del faccia a faccia avuto dal funzionario del Campidoglio Pasquale Pelusi alla presenza di alcune persone dello staff del sindaco Alemanno e lo stesso comandante dei Vigili Angelo Giuliani. Un incontro non richiesto dal primo cittadino, ma voluto spontaneamente dal dirigente che, ieri mattina, di buona lena, si è messo davanti al supercervellone per incrociare i dati relativi alla situazione complessiva dei Bernabei. Una relazione tecnica dettagliata che a metà mattinata era già in Campidoglio per essere illustrata. Ma soprattutto, ha spiegato a Il Tempo Pelusi, non risulterebbero «file» non iscritti a ruolo. Tutte le contravvenzioni sarebbero state puntualmente notificate alle società dei Bernabei a cui sono intestati i mezzi, e cioè la Bernabei Liquori e la Spirit. Pelusi avrebbe inoltre accertato la presenza di ricorsi al Giudice di Pace contro tranche di notifiche di pagamento. Ricorsi che l'avvocato della famiglia avrebbe già vinto. C'è più di un motivo per credere che il dossier della Municipale anticipato venerdì mattina da alcune agenzie di stampa sia solo la lama spuntata di un'azione vendicativa nei confronti dell'imprenditore che con la sua denuncia ha fatto iscrivere 5 agenti e un professionista sul registro degli indagati. Un'ipotesi inquietante smascherata da Pasquale Pelusi, il dirigente dell'ufficio contravvenzioni già salito agli onori delle cronache due anni fa quando venne aggredito con una testata da un folle davanti agli sportelli di via Ostiense. Era un caso di bollette pazze per violazione della Ztl. Così come assurda è la vicenda delle montagne di multe che sarebbero state contestate dalle telecamere della zona a traffico limitato alle auto private e ai furgoni dei Bernabei. L'azienda rifornisce di bibite molti dei bar e dei ristoranti del centro storico. Come è possibile che i suoi furgoni non fossero dotati di permessi? Domanda valida anche per i mezzi privati, visto che la famiglia abita in pieno centro storico. Sarebbero invece circa 700 le sanzioni amministrative ancora non pagate dalla famiglia ed elevate dal 2008. Ma si tratta comunque di un lasso di tempo troppo breve per costruire qualsiasi ipotesi a riguardo. La maggior parte dei cittadini, esperti di multe, sanno che dall'elevazione del verbale, in caso di ricorso o mancato pagamento, fino al momento della notifica da parte di Equitalia, può passare qualche anno. Ma quello delle multe non è l'unico giallo su cui fare piena luce. Il furto di alcuni hard disk al circolo sportivo dei vigili urbani denunciato dallo stesso comandante Angelo Giuliani e di cui avrebbe copia, resta uno dei nodi più inquietatanti di questa storia di vigili e mazzette. Tra i documenti rubati c'erano solo contratti di sponsorizzazioni?

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