Riapre San Silvestro ma solo per metà

IlCampidoglio ha preferito restituire la parte già finita, nell'attesa di ultimare i lavori dell'altra, che dovrebbero terminare entro il 30 marzo. Il cantiere è comunque in ritardo, dal momento che gli operai sono entrati in azione il 23 maggio scorso e avrebbero dovuto completare i lavori entro il 23 gennaio. Il cartello affisso sulla rete metallica del cantiere, però, recita un'altra verità. Alla voce «data presunta di ultimazione dei lavori» è scritto 30 marzo 2012. Secondo questo cartello saremmo ancora nei tempi previsti. Ma allora dove sta l'errore? Semplice, l'errore non c'è. Infatti il cartello è stato sostituito. Un mese fa ce n'era un'altro che indicava un termine diverso: 240 giorni a partire dal 23 maggio, ovvero il 23 gennaio. Ritardo a parte, che comunque non è nemmeno così tanto sostanzioso (il parcheggio interrato di piazza Cavour avrebbe dovuto essere inaugurato assieme alla piazza il 25 gennaio e invece è ancora chiuso), la novità maggiore di piazza San Silvestro è che è riservata ai pedoni. Il capolinea degli autobus, infatti, è stato smantellato e i mezzi fanno solo fermata nell'adiacente piazza di Claudio per poi svoltare a sinistra nell'omonima via. La parte di piazza San Silvestro riconsegnata ieri è quella di sinistra dando le spalle a via del Tritone. Ci sono quattro lunghe panchine in travertino massiccio. Le ha disegnate l'architetto Paolo Portoghesi che ha ideato l'intera piazza: «Il mio compito è stato quello di riportare il progetto verso l'identità della città. Mi sono ispirato all'atmosfera romana e a Michelangelo. Il profilo della parte bassa delle panchine, infatti, riproduce esattamente quello delle panchine accanto alla fontana del Campidoglio. La piazza romana ha qualche elemento plastico. Il travertino delle panchine nel suo grande spessore dà un godimento speciale. Mi auguro che piazza San Silvestro da oggi in poi rappresenti quello che era stata piazza Colonna a inizio secolo». Assieme a Portoghesi, ieri mattina c'era anche l'assessore al Centro storico Dino Gasperini: «Apriamo questa prima parte perché sarebbe stato singolare privare i cittadini della possibilità di utilizzare uno spazio aspettando di finire tutti i lavori. Questo vuole essere il cuore della città, e se già batte, perché tenerlo all'interno di un involucro? Abbiamo trasformato una rimessa di bus a cielo aperto in una grande piazza pedonale, porta d'accesso al tridente mediceo. Qui terremo manifestazioni di eccellenza musicale, ad esempio con l'Accademia di Santa Cecilia. Il progetto ha avuto una sola modifica, una variante che abbiamo fatto a fine anno tenendo conto di quanto ci aveva chiesto la gente. Il costo finale è poco più di tre milioni».