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Un arresto sei Daspo e un ferito

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Perdue volte, all'inizio e alla fine del derby, hanno tentato di scagliarsi contro l'opposta tifoseria. Ma le forze dell'ordine, che avevano pianificato in modo scientifico l'organizzazione della sicurezza dentro e intorno all'Olimpico, non si sono fatte sorprendere. E hanno evitato che i due gruppi venissero in contatto. Il bilancio della giornata è di un arresto e sei Daspo (Divieto di assistere alle manifestazioni sportive), ma c'è stato anche un giovane spagnolo accoltellato al gluteo. Sull'aggressione, avvenuta in Lungotevere Diaz, sono in corso indagini. L'arrestato è invece un dicannovenne che, poco prima della fine della gara, al momento dell'apertura dei varchi per il deflusso, ha aggredito uno steward per cercare di entrare all'interno dell'impianto. Per lui il questore Francesco Tagliente, che aveva predisposto un accurato piano finalizzato a evitare violenze, ha adottato un Daspo di 5 anni. Tra altri «daspati» due ventunenni che l'altra notte avevano scavalcato la recinzione dello stadio e sono stati denunciati e allontanati dalle manifestazioni sportive per 2 e 5 anni. Inoltre un 27enne è stato sorpreso con un petardo e denunciato con l'aggiunta di un Daspo biennale. Stessa durata del provvedimento anche a carico di un diciottenne, bloccato mentre scavalcava la recinzione esterna in prossimità dei varchi di Largo de Bosis. Provvedimenti analoghi sono stati presi per altri 5 tifosi delle due formazioni. Per due volte, alle 12.30 e alle 17, le forze dell'ordine hanno evitato il contatto tra due gruppi delle tifoserie, molto agguerrite e determinate a scontrarsi. Alla fine del match, sono stati messi in fuga da agenti e carabinieri e hanno abbandonato sul posto tre spranghe di ferro di un metro e un coltello da cucina, che sono stati sequestrati. Alla partita hanno assistito 1600 bambini. Un successo per l'apparato di sicurezza a fronte di un derby che si annunciava cruento e che gli ultrà hanno cercato invano di «sporcare» con le loro violenze. Mau. Gal.

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