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Alemanno spegne 54 candeline "Aspettando l'alba del 2013"

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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Un compleanno trascorso a lavoro quello del sindaco Alemanno, o meglio, come ha detto lui stesso «con la mia famiglia acquisita». Una riunione di maggioranza, quella di indetta dal primo cittadino a Villa Monte Mario, non solo necessaria ma determinante per fissare i paletti (irremovibili) di fine consiliatura. Non a caso la relazione di Alemanno si intitolava «14 mesi all'alba». E, per essere ancora più chiaro il sindaco ha sottoposto consiglieri e assessori alla visione di una parte del film «Ogni maledetta domenica» in cui Al Pacino spiega che si vince solo uniti. «È un brano del film molto bello - dice Alemanno - Anche noi per vincere nel 2013 dobbiamo vincere come squadra. Se ci dividiamo in individualità, ognuno per conto proprio, siamo destinati a perdere». Nessun errore dunque negli ultimi 14 mesi di mandato che si dovranno reggere su tre pilastri: rilancio del Pdl attraverso i congressi romano e municipali che si svolgeranno il 14 e il 15 aprile; un coinvolgimento sempre maggiore della società civile. «Il 25 marzo - annuncia Alemanno - sarà lanciata una rete attività con le associazioni e i comitati di quartiere, a prescindere dalle liste civiche, perché il discorso è e deve essere più ampio»; terzo pilastro, l'azione del governo capitolino che si svilupperà in cinque filoni. Roma Capitale, innanzitutto. «Conto di vedere approvato il secondo decreto entro 15 giorni - dice il sindaco - si tratta di una vera svolta dei e nei rapporti istituzionali della Capitale d'Italia»; verrà poi potenziato e sostenuto il rapporto tra l'assemblea capitolina e la giunta. «Va bene cercare sempre il confronto con l'opposizione, soprattutto se costruttiva - sottolinea Alemanno - ma noi dobbiamo essere in grado di andare avanti anche da soli». Attesa poi per la conferenza generale dell'Urbanistica insieme alla Regione, che si terrà a Roma il 13 marzo. Qui verranno rilanciati punti importanti del programma elettorale, come l'emergenza casa. Quarto filone, quello che il sindaco stesso ha definito «diritti della cittadinanza», vale a dire decoro, sicurezza e la convocazione degli Stati generali della famiglia ad aprile, così come quelli della Cultura che si terranno in ottobre. Ancora, i grandi progetti da portare a termine in questi ultimi 14 mesi, senza deroghe. Si va dalla demolizione e ricostruzione di Tor Bella Monaca al piano nomadi che «dopo quattro mesi di blocco - ricorda Alemanno - è ripartito da un paio di giorni», dal restauro del Colosseo al parcheggio di Villa Borghese fino alla progettazione di nuovi tunnel sotterranei per la fluidificazione del traffico. Un Alemanno soddisfatto, quello di ieri, che ha testato la compattezza della sua maggioranza, trovandone conferma. «C'è stato dibattito tra noi, come ad esempio sulle primarie per il candidato a sindaco - ha raccontato il primo cittadino - ma si faranno, rappresentano un momento importante di partecipazione, così come per quanto riguarda le alleanze, si proveranno a fare sul modello di quelle che governano la regione ma non ci spaventiamo se dovessero esserci più candidati».

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