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Quaranta minuti chiusi nelle carrozze zeppe come un carro bestiame, con l'aria che ti manca, fiato a fiato con gli sconosciuti, i gomiti in faccia di chi si sente male e tenta invano di farsi largo, tra pianti, grida d'aiuto, senza sapere quando f

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Costrettia forzare le portiere a mani nude. E a farsi 500 metri a piedi tra la sassaglia, col passo incerto a rischio frattura. E quando sono arrivati alla stazione Eur Magliana erano neri di rabbia. L'ira per i guasti Non è stato lo sciopero ma i disagi per i guasti a far saltare i nervi ai pendolari della Roma Lido. Dal blocco sui binari di un treno adibito alla manutenzione, verso le 5.30, che ha determinato la necessità di procedere con i convogli a binario unico tra Vitinia e Eur Magliana e a frequenza ridotta con intollerabili ritardi per l'utenza. Al secondo blocco di un convoglio nei pressi della stazione San Paolo per mancanza di alimentazione elettrica, con altrettanti e ancor più gravi disagi per i passeggeri. E alla fine la rabbia degli utenti la scontano 40 macchinisti della linea B, costretti alla ritirata, asserragliati dentro il gabbiotto, circondato da centinaia di passeggeri inferociti. E l'arrivo di carabinieri, polizia, vigili del fuoco, e quattro ambulanze. Racconti e lacrime Una guerra tra poveri, questa è stata l'ennesima odissea, sul trenino della Roma Lido. «È arrivata anche la Digos, come si fa coi criminali - dicono inviperiti - ma i carabinieri li abbiamo chiamati noi, si sono offerti di aiutarci per giustificarci per l'assenza sul posto di lavoro, perché qui ci hanno detto che dovevamo andare a prendere il foglio a San Paolo. E come ci arriviamo?». Virginia, 19 anni, piange: ha perso un colloquio di lavoro. Ivan racconta che già prima dell'inizio dello sciopero i nervi erano tesi perché anzichè un treno ogni 10 minuti a Ostia ne arrivava uno ogni mezz'ora. «Eravamo già in ritardo e quando siamo arrivati a Eur Magliana ci hanno fatto scendere. Poi ci hanno fatto risalire. Ma 500 metri dopo il treno si è fermato. Siamo stati chiusi quasi un'ora. Stavamo asfissiando. Poi ci hanno detto di scendere. Ma abbiamo dovuto aprire le porte da soli. Siamo saltati giù, anche anziani, bambini, e donne incinte col rischio di abortire». I macchinisti Odissea anche per loro. «Ci siamo chiusi nel gabbiotto - raccontano - fuori c'era l'ira di Dio. Una collega se l'è vista brutta, lei stava dando spiegazioni e l'hanno accerchiata. Ma noi che c'entriamo? Siamo tutti e 40 macchinistri della linea B che passa parallela ai binari della Roma Lido. Quando è iniziato lo sciopero i nostri "uomini radar" di Garbatella si sono fermati, e senza loro anche noi». Punizioni in vista Atac pronta a far scattare i provvedimenti disciplinari. L'amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti, ha disposto una commissione d'inchiesta per accertare cause e responsabilità esterne e interne. Una volta accertate, l'ad adotterà i provvedimenti che avranno immediata efficacia disciplinare. Durante l'incontro già fissato presso la Regione Lazio con associazioni dei consumatori, utenti e pendolari, Atac e Istituzioni illustreranno i programmi di potenziamento della linea. Il sindaco «Apprendo con soddisfazione dell'istituzione di una commissione d'inchiesta - ha detto Gianni Alemanno -. Se dovessero emergere errori umani, i responsabili dovranno essere sanzionati». Le scuse Atac si scusa. E informa che sul sito internet www.atac.roma.it, sezione tempo reale, c'è il modulo giustificativo per gli utenti che attesta l'avvenuto disservizio per il datore di lavoro. Normalità La linea è stata riattivata alle 14.45 a doppio binario tra Piramide e Colombo.

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