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I sindacati avvertono: «No a gestapo del sindaco»

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Ineffetti la "rotazione", individuata dal sindaco Alemanno e dal comandante del Corpo Giuliani come la soluzione principe per combattere il fenomeno della corruzione, proprio non piace ai vigili stessi. L'arma, del resto, è a doppio taglio. Il trasferimento da un quartiere all'altro della città può infatti essere facilmente impugnato come un'azione punitiva. A ricordarlo, il segretario romano Sulpm, Stefano Giannini. «Proprio recentemente il Comune di Roma è stato condannato a pagare oltre centomila euro di danni per aver perseguitato il vigile M.C. con trasferimenti illegittimi. Per quanto riguarda il nulceo ispettivo poi, è sempre il Sulpm a lanciare l'allarme. «I Nuclei Ispettivi sono da sempre l'arma segreta di chi governa per eliminare o zittire gli avversari politici e sindacali e, a noi, la Gestapo del sindaco di turno, proprio non va giù. Con una scusa qualunque, magari un esposto anonimo - conclude Giannini - si apre una inchiesta e si mette in croce la gente, senza alcuna garanzia difensiva». Che i vigili non ci stanno ad essere controllati è, tutto sommato, scontato. Andrebbe tuttavia fatto un passo indietro soprattutto per recuperare immagine e dignità. Lo sa bene il sindaco Alemanno che proprio ieri è tornato sull'inchiesta. «Dopo una serie di attacchi all'immagine della Polizia Municipale, vogliamo rilanciarla riportandola in strada - dice il primo cittadino - bisogna fare uno sforzo maggiore per il decoro della città e di tutti i suoi simboli». Un messaggio chiaro al quale non è ammessa replica. Intanto il presidente del I Municipio, Orlando Corsetti, che verrà ascoltato in procura probabilmente domani, torna a mettere il coltello nella piaga. «Vogliamo capire se qualcuno abbia avuto l'opportunità di "giocare", se si può dire così. Abbiamo avviato delle verifiche interne negli uffici del Municipio. Qualcosa forse è sfuggito, ma sono sicuro che i controlli non sono mai stati allentati. Quello che mi dicono è che o si tratta di una bolla di sapone oppure ci saranno avvisi di garanzia a raffica - dice Corsetti-. Se fosse vera l'ipotesi peggiore, vorrebbe dire che non si tratta di mele marce, ma che c'è un sistema». Corsetti ha difeso nei giorni scorsi gli 11 dipendenti dei suoi uffici commercio ed edilizia trasferiti dal Campidoglio, nel timore che lo spostamento venisse messo in relazione con l'indagine sui vigili, oggetto, ieri di in un'agitata assemblea dei lavoratori del Municipio. Il rischio che le mele marce "infettino" alla fine anche quelle sane è sempre più alto.Sus. Nov.

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