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Nel Pdl è guerra aperta sulle incompatibilità

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Il candidato anti-Sammarco non eleggibile. Forse

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Deiquali, è bene ricordare, non è stata fornita ancora una data ufficiale. La mozione sostenuta da Frattini, Baccini, De Lillo, Aurigemma (e dunque Laboratorio Roma) del «coraggio di cambiare» vedrebbe come candidato alla guida del partito romano Massimiliano Maselli, presidente di Sviluppo Lazio ed ex "pupillo" proprio di quel Gianni Sammarco da 15 anni alla guida di Forza Italia prima e Pdl poi a Roma. C'è però chi fa notare la clamorosa debacle del movimento. Il regolamento sulle incompatibilità delle cariche elettive nel partito inviato dal segretario nazionale Angelino Alfano il 6 dicembre, metterebbe Maselli fuori corsa. Le nuove norme interne al Pdl, stabiliscono infatti all'articolo 3 sotto la voce «altre incompatibilità» che non può assumere la carica di coordinatore o vice vicario regionale, provinciale o cittadino chi è membro di un Consiglio di Amministrazione di società o aziende a partecipazione dello Stato o delle Regioni o di Enti Locali territoriali. Ergo il presidente di Sviluppo Lazio non può candidarsi contro Sammarco. Nessuna incompatibilità invece per quanto riguarda i parlamentari o i consiglieri comunali.Un'osservazione che ha fatto sollevare più di un sospiro di sollievo nell'area che appoggia l'accordo unitario interno al Pdl che avrebbe come pilastro proprio la conferma di Sammarco alla guida del partito romano. Confronto chiuso allora? Niente affatto.I più distratti forse non hanno letto le piccole norme transitorie a piè di pagina. Sono solo due: In sede di prima attuazione le incompatibilità si applicano nel momento del rinnovo della nomina o della carica. E fin qui nulla di che. la seconda norma transitoria, invece, cambia completamente lo scenario: poiché in questa fase sono in discussione in Parlamento provvedimenti che riguardano i ruoli di Assessore provinciale e di componente di Cda di società pubbliche, si riserva per quanto attiene le incompatibilità previste per tali ruoli, la possibilità di eventuali deroghe a cura del segretario politico nazionale coadiuvato dai tre coordinatori nazionali. Maselli, dunque, potrebbe rientrare in corsa. Un nodo da sciogliere in fretta. In altre regioni, infatti, come in Lombardia i congressi si sono già celebrati. Nel Lazio, dove per la prima volta il Pdl è al governo di Regione e Capitale si sarebbe dovuti andare a congresso unitario nell'ottobre scorso. E invece stiamo ancora con il regolamento in mano.

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