Cliniche in aiuto dei pronto soccorso
È lunga appena 14 righe ma contiene una decisa indicazione per i vertici della Regione Lazio. La lettera che ha scritto l'Aiop Lazio, l'Associazione italiana ospedalità privata, è stata infatti inviata al governatore Renata Polverini per chiedere un incontro per affrontare insieme la difficile situazione in cui si trovano i pronto soccorso della Capitale e sulla quale è dovuta intervenire anche la magistratura per cercare di far luce sui motivi che hanno portato i presidi d'emergenza a curare, tra l'altro, pazienti in terra. L'Associazione ha dunque preso carta e penna per spiegare che se la Regione sarà disposta al dialogo, potrebbe scendere in campo per decongestionare gli ospedali che vivono forti criticità. Le 14 righe sono state spedite il 21 febbraio scorso anche al sub commissario per Attuazione Pdr Regione Gianni Giorgi, al collega Giuseppe Spada, al direttore della direzione programmazione e risorse del Servizio sanitario regionale Ferdinando Romano, al componente del collegio degli esperti della struttura di supporto per la funzione di indirizzo politico e programmatico della Giunta Andrea Urbani e all'Assessorato alla Salute. L'oggetto della lettera è proprio la grave situazione dei pronto soccorso. L'Aiop non esita a sottolineare anche che questa criticità nel Lazio è «la conseguenza, come da noi più volte rappresentato alle autorità regionali, dai tagli indiscriminati di posti letto e budget al privato accreditato perpetrata dalla Regione ormai da oltre cinque anni». Un passaggio della missiva che comunque è poi integrato con la volontà di tendere una mano per contribuire a uscire dalla crisi. «Preferiamo essere propositivi e cercare di contribuire a migliorare una situazione così drammatica - spiega l'Aiop - proponendo agli uffici regionali la sottoscrizione di accordi analoghi a quelli raggiunti dal 2004 al 2007, che prevedevano il ricovero presso le case di cura accreditate, fuori dai budget prefissati, di pazienti provenienti dalla rete dell'emergenza, proprio al fine di decongestionare i pronto soccorso». «Siamo totalmente disposizione per cercare di uscire dall'emergenza - ha affermato il direttore generale dell'Aiop Lazio, Mauro Casanatta - già in passato abbiamo messo a disposizione i nostri letti e infatti ci sono stati inviati pazienti dalle strutture ospedaliere. È anche possibile rivedere il testo della convenzione, l'importate è uscire dal momento di emergenza». Insomma, senza polemiche per i tagli alle case di cura private da parte della Regione, l'Aiop ha inoltre voluto sottolineare come si può correre il rischio nel 2012 di aggravare una situazione che «ha già superato abbondantemente il livello di guardia». Intanto sul fronte dell'inchiesta, da stamattina riprenderanno i controlli dei carabinieri del Nas negli ospedali romani. Probabilmente il prossimo pronto soccorso dove si presenteranno i militari sarà quello di Tor Vergata, dopo essere tornati venerdì scorso in quello del San Camillo, dove hanno sequestrato migliaia di cartelle cliniche risalenti agli ultimi sei mesi. I pm, contemporaneamete, ascolteranno altri vertici delle strutture sanitarie finite sotto inchiesta per i numerosi disservizi documentati da immagini e video.