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Benzina e bollo auto Gli aumenti sono illegittimi

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Automobilista al self service di un distributore di benzina

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Anno bisestile, in senso stretto, per la Regione Lazio o meglio per la giunta Polverini. Come se non bastessero già le questioni sanità, rifiuti e casa, a movimentare le lunghe giornate in via Cristoforo Colombo, ieri è arrivata l'ennesima tegolata da parte del Consiglio dei ministri che ha sonoramente bocciato l'aumento delle accise sulla benzina e del bollo auto stabilito dalla finanziaria regionale di dicembre e in vigore dal primo gennaio. Tradotto in soldoni: 16 milioni di euro già incassati e circa cento milioni da incassare a fine anno. La decisione finale spetterà ora alla Corte Costituzionale. I margini sono tuttavia ristrettissimi. «Allo stato attuale sono ancora vigenti le disposizioni che sospendono il potere delle Regioni e degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote, ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi ad essi attribuiti con legge dello stato - si legge nell'impugnativa deliberata dal Consiglio dei ministri il 24 febbraio - resta confermata per il triennio 2009/2011 ovvero sino all'attuazione del federalismo fiscale, se precedente all'anno 2011». Nonostante le rassicurazioni dell'assessore al Bilancio, Stefano Cetica «non ci saranno contraccolpi», le opposizioni suonano l'allarme. Il rischio infatti è duplice. Innanzitutto ricomporre le entrate del bilancio senza considerare i cento milioni di euro stimati per l'anno 2012 proprio dagli aumenti sulla benzina (2,6 centesimi) e del bollo auto (10%). In secondo luogo restituire gli aumenti versati dai cittadini. Se nel caso del bollo auto il conteggio è tuttavia semplice, pensando magari di scalare l'importo in eccesso il prossimo anno, per quanto riguarda la benzina pensare a un rimborso è impossibile. «Questa è la conferma che la giunta Polverini percorre la strada del pressappochismo e dell'autoreferenzialità con assoluta determinazione. Sbagliando leggi almeno due volte l'anno», è un primo commento del capogruppo Pd, Esterino Montino. Chiede all'assessore Cetica di riferire immediatamente in Aula, il capogruppo IdV, Vincenzo Maruccio, mentre Bonelli (Verdi) sottolinea l'ormai perduta credibilità di questa giunta e i Radicali ricordano di come avevano detto in sede di dibattito di bilancio che gli aumenti non si potevano fare. Replicano il vicepresidente della Regione, Ciocchetti e il vicepresidente della commissione Bilancio, Bernaudo. Mai cittadini sono già pronti a una valanga di ricorsi.

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