Benzina più cara? Roma va in bus
La benzina vola a prezzi record sforando la soglia di 1,9 euro al litro. Un trend in aumento ormai da mesi. E allora i romani iniziano a capire che spostarsi ogni giorno in macchina diventa una spesa che pesa sensibilmente sui conti familiari. Così non resta che una scelta: lasciare l'auto a casa e prendere l'autobus. Da qualche settimana ci sono meno macchine in fila sul lungotevere, trovare un parcheggio in centro è diventato un po' più facile (prima era praticamente un'impresa impossibile). C'è un dato che su tutti mostra il rinato entusiasmo per i mezzi pubblici. È quello degli abbonamenti all'Atac. A gennaio sono stati fatti 18.395 abbonamenti annuali per prendere l'autobus o la metropolitana. Nello stesso periodo dell'anno scorso, a gennaio 2011, questi abbonamenti della durata di 365 giorni erano stati 17.424: il 5,6% in meno. Quasi mille persone in più che oggi hanno deciso di cominciare a spostarsi senza auto. Un fenomeno ancora più in crescita se si considera i cosiddetti abbonamenti agevolati. Un mese fa ne sono stati sottoscritti 6.560. A gennaio 2011 erano 5.951. In questo caso il boom è stato addirittura del 10,2%. In effetti, i vantaggi ci sono. Per una macchina piccola da città, ad esempio una Smart, un pieno oggi può facilmente superare i 50 euro. L'abbonamento annuale all'Atac invece costa 230 euro. Quello agevolato, che riguada giovani studenti o particolari fasce di reddito, costa 150 euro. Le associazioni dei consumatori ormai da tempo denunciano il peso che devono sopportare le famiglie. Federconsumatori ha calcolato che l'aumento del prezzo della benzina si è mangiato l'equivalente di una spesa mensile. Sempre per favorire il trasporto pubblico, è stato confermato il servizio delle card per gli over 70. Sono tessere per la libera circolazione sulla rete del trasporto pubblico romano riservate ai residenti ultrasettantenni con reddito Isee fino a 15.000 euro. L'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma, ha ricordato che c'è tempo fino al 29 febbraio per rinnovarla. Per capire come mai sempre più persone abbandonano la macchina, è possibile offrire un'ulteriore chiave di lettura. A giugno, infatti, è previsto l'aumento del biglietto da 1 euro a 1,50. Abbonarsi adesso per un altro anno, quindi, conviene se si vuole risparmiare almeno fino al 2013. Un altro tipo di raffronto si può fare sulla vendita al dettaglio dei biglietti. Negli ultimi due mesi dello scorso anno sono stati venduti 19.164.721 Bit (biglietto integrato a tempo), mentre nel 2010 erano 17.823.103. Più di un milione di ticket in più. Insomma, si può stimare che più del 5% dei romani ha smesso di prendere l'auto per recarsi al lavoro o per andare a fare la spesa. Il dato della maggiore vendita di biglietti per i mezzi pubblici, può essere incrociato con quello che riguarda gli accessi alla zona a traffico limitato che delimita e regola la circolazione in centro storico e a Trastevere. L'Agenzia Roma Servizi per la Mobilità ha monitorato il traffico in entrata e in uscita dal cuore della città. E ha constatato quanto gli stessi vigili urbani avevano già visto con i propri occhi. Partiamo dal centro storico. A dicembre 2011 ci sono stati 33.050 ingressi in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: da 1.444.097 si è passati a 1.411.047. Il dato è ancora più eclatante se si fa il raffronto su novembre. Si è passati da 1.478.633 a 1.312.795. Ovvero 165.838 ingressi in meno nel centro storico. Stesso discorso per la Ztl di Trastavere. A dicembre 2011 gli accessi sono stati 45.699, mentre nel 2010 erano stati 48.291. Tradotto, vuol dire che nell'arco di un mese circa tremila persone hanno scelto di non entrare nel rione con la macchina. Ovviamente si tratta di persone con regolare permesso. Ma anche i furbetti sono in calo. Lo conferma il vicecomandate della polizia di Roma Capitale Donatella Scafati: «Negli ultimi tempi abbiamo notato un calo delle contravvenzioni. Io ritengo che molti cittadini hanno preso coscienza che trasgredire non conviene, che le telecamere ai varchi sono inflessibili e che le multe arrivano inesorabili. Può darsi, comunque, che la diminuzione delle persone che entrano senza permesso sia dovuta anche al calo generale delle persone che prendono l'auto. Le contravvenzioni, oltre che per gli accessi senza permesso, sono diminuite anche per le soste vietate sempre all'interno della Zona a traffico limitato». Che ci fosse stato un decremento del traffico lo aveva fatto notare alcune settimane fa anche il comandante dei vigili Angelo Giuliani. L'abitudine a lasciare l'auto nel garage per scegliere l'autobus è una scelta senz'altro da incentivare. Una scelta «di vita» che potrebbe essere maggiormente incoraggiata se la puntualità e l'affidabilità dei mezzi pubblici fosse destinata a migliorare. Le lunghe attese alle paline, infatti, di certo non aiutano. Per il momento ci ha pensato la crisi e il rincaro del gasolio a produrre una mini-virata ecologista. Adesso tocca al gestore dei trasporti locali dare la «spinta» definitiva.