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Sgominata la banda dei 20 euro falsi

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Cinquegli arresti effettuati nell'ambito di un'operazione denominata «Partenopeo». Recuperate 660 banconote da 20 euro, 40 da 50 e una da 100. Il blitz si è svolto fra Napoli, Tivoli, Anzio e Roma. Le ordinanze di custodia ai domiciliari emesse dal Gip di Roma riguardano Vincenzo Torricella, di Napoli, nato nel 1957; Raffaele Grossi, napoletano, del 1952; Giovanbattista Casarelli, di Tivoli, nato nel 1945; Antonino Ilardi, di Nettuno, del 1945 e Luigi Lolli di Roma, nato nel 1956. Tutti gli arrestati hanno precedenti penali. Le indagini dell'operazione ha preso avvio nel marzo del 2010 dopo un anomalo aumento dei sequestri di valuta in euro contraffatta, registrato nel territorio della provincia di Rieti e in altre aree dell'Italia centrale ed in particolare, nella Bassa Sabina nel territorio di Passo Corese, Fara Sabina, Ginestra Sabina e Poggio Mirteto. A metà dicembre, a Roma, alla stazione Termini i carabinieri fermarono tre napoletani e un milanese, esperto di finanza, appena arrivati dal capoluogo lombardo in possesso di titoli di credito statunitensi, dollari e assegni falsi per 300 milioni di euro. L'attività investigativa ha consentito di disarticolare il canale di smercio di valuta falsa proveniente dall'hinterland napoletano, immessa nel Lazio e in altre regioni italiane attraverso efficaci modus operandi, scoperti dai carabinieri. Le banconote false, a seguito degli accertamenti tecnici degli investigatori specializzati del Comando carabinieri Antifalsificazione monetaria, sono risultate appartenenti alla tipologia di contraffazione del taglio da 20 euro, diffusa in tutta Europa. I provvedimenti restrittivi, hanno consentito di smantellare definitivamente il principale canale di smercio della rete di distribuzione di banconote false nel centro Italia. Alcuni casi di spendita di banconote contraffatte si sono registrati anche nel comune di Rieti.

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