«Normale per qualifiche così alte»
Laspada di Damocle dell'annullamento da parte del Tar? Il tribunale amministrativo potrebbe far subentrare un'altra società a quella che deve operare le preselezioni dei candidati, ma questo non invaliderebbe il concorso, osservano all'assessorato. Infine, le proteste dei disabili, che si sentono discriminati perché si chiede loro di conoscere l'informatica e una lingua straniera? È previsto dalla legge, ribadiscono in Campidoglio. Il Comune, insomma, rispedisce al mittente le accuse e contrattacca. Anche perché il concorsone partito ieri al Palalottomatica prevede quasi duemila posti di lavoro. E, di questi tempi, l'occupazione è «sacra». Niente polemiche inutili, dunque. Si va avanti. «L'obiettivo è rinnovare la macchina amministrativa comunale puntando sulla selezione di nuove figure tecniche e altamente specializzate», ha spiegato Cavallari. In merito ai ricorsi presentati da alcune aziende che si erano candidate ad organizzare lo svolgimento delle prove, l'assessore al Personale ha ribadito che «il concorso va avanti perché il Tar ha deciso che non ci sono elementi per sospenderlo». In effetti, al primo ricorso il Tar ha risposto stabilendo che si andava avanti. Passata la palla al Consiglio di Stato, questo organo ha deciso che non ci sarebbe stata sospensiva del concorso e ha demandato al Tar di legiferare nel merito. Ma, secondo l'assessorato di Cavallari, la decisione dei giudici amministrativi non dovrebbe avere conseguenze sulle prove. Potrebbe averne sulle preselezioni, che partiranno ad aprile. Il Tar, tuttavia, deciderà in tempi brevi (probabilmente prima di aprile) e le preselezioni potranno di conseguenza essere portate a termine dalla società che la magistratura riconoscerà come quella che ne ha diritto. E l'apparente flop di ieri? «Nei due primi concorsi l'affluenza è stata di circa la metà delle domande presentate ma è normale per qualifiche così alte», ha fatto notare Cavallari. L'assessore ha ipotizzato che la bassa affluenza potrebbe essere dovuta al fatto che «vista l'alta qualifica, alcuni abbiano già trovato lavoro». Spiegazioni che non soddisfano l'opposizione. «Un mezzo flop che conferma come nessuno ormai voglia lavorare con Alemanno - ha dichiarato il consigliere regionale Pd Enzo Foschi - La gente ha perso la fiducia in questo sindaco e sa che sul concorso pende il ricorso presentato dalle società Selexi e Cnipec, che contestano le procedure di assegnazione date dal Campidoglio all'azienda Praxi, la stessa azienda che si occupò della selezione del personale in Atac in occasione di Parentopoli. Insomma - ha concluso Foschi - questo concorso potrebbe essere invalidato e sarebbe l'ennesimo bluff del sindaco Alemanno». Ma, oltre al fatto che Alemanno potrebbe non essere più in Campidoglio dopo la primavera del 2013, difficile credere che in tempi di crisi qualcuno rifiuti un impiego qualificato solo per evitare di lavorare con il sindaco di centrodestra.