Da un ospedale all'altro a 90 anni

Quellidell'arzilla signora tiburtina costretta ad attendere quasi una giornata in barella per una frattura alla gamba. La lista d'attesa non ha età tra le corsie del Pronto soccorso di Tivoli, anche se ieri i sanitari si sono fatti in quattro per trovarle un posto letto nell'affollato reparto di Ortopedia, costretto agli straordinari per le tante ferite da caduta causate dall'ondata di neve e ghiaccio. L'anziana donna verrà operata oggi, ma nelle sale d'attesa della struttura d'emergenza c'è ancora una sua quasi coetanea. È una novantenne di Castel Madama, costretta da un sospetto edema polmonare ad una vera e propria odissea tra ospedali che dura ormai da 9 giorni. «Il 10 febbraio l'abbiamo portata qui, ma non c'era posto e l'hanno trattenuta al Pronto soccorso per ben 4 giorni - racconta il figlio Luigi - poi il 15 s'è finalmente liberato un letto a Palombara Sabina. Ma lì non c'è più un ospedale, solo una casa della salute, e ogni notte, come si riacutizza il dolore per mia madre, sono costretti a riportarla al Pronto soccorso di Tivoli. Non è accettabile questo strazio per una novantenne, mia madre non è mica un pacco». Ma al Pronto soccorso tiburtino dicono di non avere alternative: il Dea nel corso del 2011 ha avuto oltre 2000 accessi in più rispetto al 2010. Per decongestionare i suoi 5 ospedali l'Asl Rm/G ha in progetto due nuovi ambulatori attrezzati per i "codici bianchi" da realizzare a Colleferro e Guidonia. L'Asl intanto promette «il decongestionamento dei Pronto soccorso dei nostri ospedali attraverso una diversa gestione dei codici bianchi». Più difficile, invece, colmare le carenze dei letti di terapia intensiva. Anche perché nella provincia romana solo un quarto delle richieste per un posto riesce a trovare un letto: «Nel 2009 la Centrale Operativa di Roma e Provincia di Roma dell'Ares 118 ha registrato 3684 richieste di posto letto di rianimazione - è scritto nel decreto 80 - Risulta tuttavia reperito il posto letto solo in 792 circostanze». E per quasi un milione e mezzo di residenti della Macroarea 1 (Asl Rm/A, Rm/G, Asl Frosinone e Policlinico Umberto I) ci sono attualmente 86 letti di Terapia intensiva: «Nella macroarea 1 risulta il minor numero di posti letto», conferma il decreto 80. Ant. Sbr.