Niente esami prima del 2013 Caos anche in provincia
Perpotersi sottoporre all'esame che monitora i vasi sanguigni, infatti, il Cup regionale già rimanda l'utenza del «San Giovanni evangelista» al 2013, dopo un'attesa di non meno di 295 giorni. E anche per l'altro tipo di ecocolor doppler, quello degli arti inferiori o superiori, l'attesa scende di poco a Ladispoli: 202 giorni. Non va meglio nel resto della provincia, dove le file-record del Cup segnalano 9 mesi e mezzo d'attesa per poter effettuare un'ecografia del capo a Subiaco (283 giorni), o 7 per quella dell'addome a Capena (215). Oppure 5 mesi per una seduta fisiatrica riabilitativa a Carpineto (146) o per una Tac del capo a Palestrina (144). E quasi 4 mesi per una visita oculistica a Palombara Sabina (117) o un'ecografia ostetrica a Colleferro (110). Ma anche 3 mesi per un appuntamento cardiologico a Guidonia (90) o per una spirometria semplice a Monterotondo (89). Ma la maglia nera va a Tivoli, che ha un'altra attesa-record: oltre 5 mesi e mezzo per potersi sottoporre ad una mammografia bilaterale (169 giorni). Sulle estenuanti file per gli appuntamenti ambulatoriali e gli esami specialistici nell'Asl Rm G, che è la più estesa azienda sanitaria del Lazio con sede proprio a Tivoli, c'è stato anche un incontro fra una delegazione del Tribunale per i diritti del malato ed il direttore generale, Nazareno Renzo Brizioli. «Per le liste d'attesa cercheremo di fare il possibile per risolvere il problema», ha assicurato il manager sanitario all'associazione. Ma il Tdm è dal giugno scorso che protesta anche «per il continuo rinvio dell'avvio dell'emodinamica presso l'ospedale di Tivoli, tre milioni di euro spesi con la struttura già collaudata e certificata e che i cittadini non ne possono usufruire per mancanza di personale». Il direttore generale dell'Asl Rm G, che dalla fine dello scorso febbraio ha chiesto l'autorizzazione per l'avvio della struttura, ne ha annunciato l'apertura: «Si spera che possa funzionare per almeno dodici ore al giorno - ha auspicato Brizioli - ma occorre sentire il Policlinico Umberto I, da cui dipende Tivoli per questo servizio, per poter avere l'ok e per sapere se si possano avere le prestazioni con un contributo del Servizio sanitario».