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Caos anche nei Dea di Pertini e San Giovanni

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DalSan Camillo Forlanini al Sandro Pertini, passando per il centralissimo San Giovanni, la diagnosi è da codice rosso. Non ne fanno mistero gli operatori («Siamo fermi perché l'ospedale ci deve liberare la barella», spiega il conducente di un'ambulanza al San Giovanni), non si sorprendono i pazienti: «Mia madre ha 83 anni, è in coma qui al pronto soccorso del San Camillo da due giorni: spero che prima che sia troppo tardi le trovino una stanza». Quest'ultima è la storia della signora Maria (nome di fantasia), da giovedì mattina nella sala d'attesa del San Camillo: sua madre, malata di polmonite e con difficoltà respiratorie, è entrata al Pronto soccorso in codice rosso. Le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente. È parcheggiata, come tanti altri pazienti, su una lettiga del «lazzaretto», come chiamano l'astanteria i pazienti. «Deve essere trasferita a Medicina d'urgenza – spiega – ma non c'è posto. Quindi siamo qui da due giorni interi, una situazione allucinante». Al pronto soccorso del San Camillo ieri, intorno all'ora di pranzo, c'erano cinque codici rossi e una ventina, in attesa, tra gialli e verdi. Le cose sono poi precipitate verso sera, quando anche la sala d'aspetto non riusciva più ad accogliere gente: «Non ci sono più sedie tanta è la fila – sbottava la signora Ada, col marito in codice verde in attesa dalla mattina – figuriamo che sta succedendo là dentro, non ci dicono nulla». Altro punto dolente: i famigliari, infatti, trattandosi di pronto soccorso non hanno diritto all'ora di visita: «Mia figlia è entrata ieri – dice una signora anziana – e me l'hanno fatta vedere solo due minuti, a noi parenti dicono di aspettare fuori, così che se loro hanno bisogno di qualcosa non lo sappiamo». Pazienti in corridoio, abbandonati sulle barelle, anche tra il San Giovanni e il Pertini. Nel primo caso, le attese superavano abbondantemente le 48 ore: «Mio figlio è venuto qui ieri (giovedì, ndr) alle 23 di sera – spiega Anna Laura – aveva sbalzi di pressione e un forte mal di testa. Prima l'hanno messo su una barella, poi invece gli hanno detto che serviva per un caso più grave e ora è lì, da più di un giorno, seduto su una sedia». Fuori, l'ambulanza bloccata da due ore: aspettava che l'ospedale restituisse la barella di bordo. Astanterie stracolme, infine, al Pertini: anche qui, i pazienti fanno «la fila» in corridoio.

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