Müller versus Detassis Il festival si fa a novembre
Vocimolto vicine allo stesso ex direttore artistico, affermano infatti che lui stesso «sta pensando di far slittare il festival alla terza settimana - partendo così prima del Thanksgiving holiday americano - e creando un solido mercato pensato per attrarre europei e asiatici buyers». La logica di questo spostamento spiega Screen «è quella di creare un quarto film festival di peso tre mesi dopo Venezia e Toronto e tre mesi prima di Berlino, così da offrire una valida uscita in prima mondiale a lavori già pronti e questo fuori dalle strettoie dei film che competono per Venezia, Telluride e Toronto». Ma intanto propio l'altro ieri Piera Detassis, direttore uscente del Festival di Roma, nella Libreria del Cinema di Trastevere del regista Giuseppe Piccioni, ha detto che «c'è stata una rottura eclatante di tutte le procedure e regole di nomina. Se si fossero rispettate forse avremmo un direttore, Müller, Detassis o un altro, non so, ma ci sarebbe. Ho accettato di parlare perché questa è un'occasione per rilanciare la palla al mondo del cinema, che è il mio unico datore di lavoro. Ho frequentato molto poco i politici e si è visto. Ma l'Anica non può dire che io sono già fuori, perché i veti incrociati hanno riguardato sia Mülller sia me. Quel comunicato mi è sembrato offensivo e denigratorio nei miei confronti. Il 24 dicembre è uscito sui giornali l'accordo Alemanno-Polverini su Müller, ma io ero in carica fino al 31 dicembre. Si sono scavalcate le regole, hanno messo un Cda in una situazione di contrapposizione, è inaccettabile una rottura così palese di tutte le regole e delle competenze di nomina». Dina D'Isa