La stazione della metropolitana Termini è ormai un cantiere dal 1° aprile 2010.
Nellearee di passaggio dove sono in corso i lavori si trova di tutto. Fili che pendono dal soffitto, estintori lasciati lungo i corridoi o a bloccare un tornello di uscita. Non mancano l'acqua e la sporcizia sulle banchine, mentre le scritte sui muri si sprecano. Mancano gli ascensori sulla linea A, mentre attualmente è stato disattivato quello della linea B in direzione Laurentina a causa dei lavori. Tra percorsi che cambiano in continuazione, per i lavori che si avvicendano, chi utilizza la metro si ritrova anche spesso spaesato. Riuscire a capire dove andare può diventare compito arduo. Le maggiori difficoltà le hanno coloro che devono prendere la linea A entrando da piazza dei Cinquecento o dalla stazione Termini. Ma anche chi dalla linea A deve raggiungere la B. Il percorso è fatto di discese e salite seguendo cartelloni che talvolta pendono dal muro. L'importante è prestare maggiore attenzione alle indicazioni, soprattutto nelle ore di punta, per non prendere il passaggio vietato. «Ogni volta che vengo a Termini, ci metto dieci minuti per raggiungere la metro», dice Vittorio. Anche Maria la pensa come lui: «Questi lavori durano troppo. Non capisco perché ci voglia tutto questo tempo». Per chi entra da piazza dei 500, invece, raggiungere le banchine della linea B è semplice. Di fronte si trova quella in direzione Rebibbia e facendo un piccolo percorso si arriva al quella in direzione Laurentina. Anche chi entra dalla stazione Termini, non incontra problemi a prendere la B. Per fronteggiare i disagi dei passeggeri, Atac è corsa ai ripari. Da agosto, dopo un giorno di prova (il 1° maggio in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II), l'azienda ha pensato bene di creare un servizio di assistenza clienti per facilitare i passeggeri. Attualmente nella metropolitana di Termini ci sono 20 addetti in due turni dotati di ricetrasmittenti e dislocati vicino alle biglietterie automatiche, ai tornelli di entrata e lungo le banchine. Il servizio è stato esteso ad altre fermate metro e bus. Gli addetti sono 30, ma l'obiettivo è arrivare a marzo a 50 e poi a cento. «Gli addetti all'interno di Termini si occupano prevalentemente di governare i grandi flussi di persone nei vari percorsi tra le due linee - spiega Vincenzo Saccà, direttore del Customer care di Atac - Nei punti di snodo tra le linee, aiutano i clienti e i turisti a trovare la linea e la fermata giusta per arrivare a destinazione. Si preoccupano anche di aiutare le persone con problemi motori e in caso di grande affollamento di invitare le persone a disporsi lungo le banchine per governare le entrate e le uscite dai treni in fermata». Spesso gli assistenti si trovano anche a fronteggiare situazioni di pericolo. Proprio ieri mattina una signora è inciampata tra la banchina e il treno. «Abbiamo prontamente fermato il convoglio e soccorso la donna, che nella caduta ha perso il portafoglio - racconta Simone, uno degli addetti - Fortunatamente un passeggero lo ha trovato e lo ha lasciato allo sportello Atac a Tiburtina. Così lo abbiamo fatto riavere alla proprietaria». Giu. Bia