Bufera sulla commissione regionale
Bonelli (Verdi): uno scandalo, non andava creata. E lui ne fa parte
Unacommissione che, a dirla tutta, se non è servita a molto sinora (la produzione di oltre un anno di attività è pari a zero documenti), adesso non ha davvero più ragione di esistere. Le dimissioni del presidente De Balzo e del vice Carducci, presentate all'indomani del "no" di Mario Monti non sono bastate. Il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese ha infatti spiegato non solo che per eliminare la commissione occorre una legge di modifica ma che, prevedendo nell'attività anche i "Grandi Eventi", l'organo istituzionale poteva, tutto sommato, anche sopravvivere. Se non ci fosse la recessione e se non fosse che la Regione continua a tagliare posti di lavoro e servizi, verrebbe quasi da sorridere. Ma non è il caso. Per questo, ieri il vicepresidente della commissione, e capogruppo Udc alla Pisana, Francesco Carducci ha tenuto a precisare «le mie dimissioni da vicepresidente e membro della commissione consiliare speciale "Giochi olimpici 2020 e grandi eventi", considero esaurita la funzione di questo organismo e non ripresentabile nella formula di improbabili "grandi eventi"». Segue la stessa strada anche il consigliere dell'Api, Mario Mei componente della commissione che oltre a dimettersi invita caldamente il presidente Abbruzzese a scioglierla. Tacciono sulla vicenda altri due componenti, Mario Brozzi (capogruppo della Lista Polverini) e Alessandro Vicari, anch'egli della Lista Polverini. A incuriosire piuttosto è lo sdegno del capogruppo e presidente dei Verdi, Angelo Bonelli: «La vicenda della Commissione Olimpiadi e Grandi Eventi della Regione Lazio più che incredibile sta diventando penosa - dice - si tratta di una commissione che non doveva essere creata, visto il momento di crisi e che ora bisogna chiudere immediatamente e non rinominarla come Commissione Grandi Eventi come qualcuno propone. Questa cattedrale dello spreco costa 225.000 euro l'anno, che servono anche per pagare l'indennità aggiuntiva al presidente, 1.500 euro lordi mese e l'auto blu, con autista. La commissione in questione, inoltre, si e riunita solo tre volte in un anno, sedute del 24 febbraio 2012, 30 marzo 2012, 14 novembre 2011, ragione per la quale ogni seduta finora è costata 75.000 euro. Si tratta di uno spreco assolutamente inammissibile, inutile e fuori misura sul quale dovrebbe indagare la Corte dei Conti». Parole ineccepibili. Eppure sul sito della scandalosa commissione, Angelo Bonelli risulta come componente della stessa. Allora, se la commissione non andava proprio creata, affermazione saggia, perché farne parte? La proposta di legge per abolire l'organo regionale che si sarebbe occupato delle Olimpiadi è stata comunque presentata dal Pd e dell'IdV. La presidente Polverini ha bollato la vicenda come inutile. «Mi pare che ci sia una polemica che non ha più motivo di esistere poiché si è dimesso il presidente della commissione, Romolo Del Balzo - ha detto - non ci sono più le Olimpiadi di Roma la commissione aveva quella funzione, se viene meno la funzione...». Un sillogismo affatto scontato in maggioranza.