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«Basta associare lo sport a scandali e malaffare»

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IlGoverno non ha firmato la lettera di garanzia richiesta dal CIO per accogliere la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2020. Non entro nel merito della decisione del Presidente del Consiglio, che l'ha motivata con considerazioni di carattere esclusivamente economico, connesse alla situazione del Paese. Il mondo dello sport è consapevole di aver fatto la sua parte, come lo stesso premier ha sottolineato. Fin dalla presentazione della candidatura il Coni e il Comitato Promotore di Roma 2020 hanno fatto tutto nella più totale trasparenza e sintonia col Governo. Ci era stato detto che la candidatura sarebbe stata appoggiata a patto che uno studio di compatibilità economica avesse dimostrato la sostenibilità del progetto. È stata nominata dal Governo una Commissione di studio, e incaricata una società (Prometeia) per il supporto tecnico alla realizzazione di tale studio, che ha dimostrato la piena compatibilità del progetto. Un prodotto di qualità con riconoscimenti da tutto il mondo. C'erano le carte in regola per tentare di riportare in Italia i Giochi Olimpici e Paralimpici 60 anni dopo Roma 60. Abbiamo lavorato con onore, onestà e massima buona volontà. Lo stesso presidente Monti, non ha messo in dubbio la bontà dei progetti presentanti né si è riferito a timori circa l'affidabilità della realizzazione di tutte le opere previste ribadendo l'importanza di avere mete ambiziose. Anche il Presidente Giorgio Napolitano, ha apprezzato l'approccio del mondo dello sport nel progettare la candidatura manifestando la convinzione che lo slancio avrà modo di esprimersi attraverso tutte le possibili iniziative per valorizzare le energie e le potenzialità dello sport italiano. Prendo le distanze da chi senza alcuna conoscenza del progetto, e senza l'umiltà di approcciarsi per conoscerlo, ha contrastato Roma 2020 con motivazioni inaccettabili. È ora di finirla di associare le manifestazioni sportive a scandali e malaffare. Lo sport non è più disposto a pagare questo pegno. La scelta di abbinare le manifestazioni sportive in senso stretto ad altri investimenti poco legati alle gare o a progettazioni faraoniche, così come la dislocazione degli impianti secondo logiche di distribuzione politico-territoriali, va imputata alle autorità che via via hanno preso tali decisioni. È evidente che i nostri sforzi non sono bastati. Ma voglio comunque ringraziare tutte le persone che si sono espresse in favore di questo sogno. Grazie pera fiducia che ci avete dato e che il mondo dello sport è fiero di meritare. *Presidente del Coni

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