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Auto e negozi distrutti I rimborsi restano soltanto sulla carta

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La Commissione istituita una settimana fa La burocrazia incombe e i tempi si dilatano

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Èun problema con cui fare i conti ogni giorno. Tra auto bruciate, negozi danneggiati e mancati incassi, le richieste di risarcimento per i danni sfiorano il milione di euro. Trascorsi quattro mesi, ancora nessun indennizzo è stato liquidato. Per una brutta notizia, ce n'è però un'altra che lascia ben sperare, ovvero la costituzione della commissione che si dovrà occupare di esaminare i vari dossier e reperire fondi. I tempi, in ogni caso, si annunciano lunghi. All'indomani della guerriglia, e fino al 4 novembre scorso, il Campidoglio aveva attivato un numero verde e una mail per permettere di avanzare le richieste di risarcimento. In totale, si calcolavano danni per 890mila 698,13 euro. Sono giunte 126 telefonate e 87 pratiche via internet: 60 relative a danneggiamenti di mezzi di locomozione (auto, motorini, biciclette) per un importo di 207mila 805,65 euro; 21 per quanto riguarda gli esercizi commerciali (saracinesche, insegne, vetrate divelte) per 676mila 895,48 euro; infine 6 attinenti ai mancati incassi di attività di vario genere per 5mila 997 euro. Questa stima, da novembre a oggi, è lievitata. Stando ai dati del Campidoglio si parla di danni complessivi per un milione di euro. Una contabilità amministrativa che, del resto, trova riscontro nella realtà. Le cicatrici urbane lasciate dai black bloc, specie tra via Cavour, via Labicana e via Merulana, sono ancora evidenti. C'è chi, pur essendosi rivolto al numero verde, si è ripagato l'auto dicendosi scettico rispetto a un eventuale rimborso, e d'altro canto chi punta ancora tutto sul sostegno del Comune, non avendo possibilità di provvedere ai lavori autonomamente. Quest'ultimo, tra i tanti, è il caso dell'associazione nazionale Reduci della Prigionia di via Labicana, tra gli edifici cui gli Indignati hanno dato fuoco durante l'azione contro i locali dell'ex Ministero della Difesa. «Abbiamo inoltrato tutto quello che il Comune ci ha chiesto, il nostro preventivo era di circa 40mila euro – spiega il segretario Enzo Orlanducci – ma da dicembre non abbiamo più notizie. L'assicurazione non copre questo tipo di danni, siamo in difficoltà perché abbiamo anticipato 15mila euro per finestre e infissi, qui avevano spaccato tutto, ma la sede resta quasi impraticabile». Ha invece saldato da sè la fattura del carrozziere il macellaio che, sempre in via Labicana, aveva parcheggiato la Golf nel punto sbagliato: «Hanno sfondato vetri e carrozzeria – racconta – ho speso circa 8mila euro. Non abbiamo altri mezzi con cui muoverci e non potevo proprio aspettare il Comune, anche perchè del risarcimento non si sa più nulla». Ed effettivamente non si sa nulla perché, come detto, ancora nessuna decisione è stata presa. L'ordinanza con cui il Campidoglio ha istituito la Commissione incaricata di procedere alla verifica delle congruità delle istanze trasmesse all'Ufficio di Gabinetto del sindaco è dell'8 febbraio. Ne fanno parte Sergio Basile, Capo di Gabinetto che presiederà la Commissione, Liborio Iudicello, Maurizio Salvi, Raffaele Borriello, rispettivamente direttore generale, ragioniere generale, direttore esecutivo di Roma Capitale, Andrea Magnanelli, capo dell'Avvocatura, Marcello Menichini, direttore del Dipartimento Attività Economiche e Vittorio Bianco, direttore generale di AdiR-Le Assicurazioni di Roma. Ora, il programma prevede che, se necessario, la Commissione provvederà all'acquisizione contabile o tecnica che non risulti allegata alla singola domanda da esaminare, dopodiché dovrà concludere i lavori entro 30 giorni dall'adozione dell'ordinanza. Restano, però, da definire i capitoli di bilancio dai quali attingere. Non di meno, i tempi potrebbero dilatarsi essendo prevista la possibilità di prorogare l'attività della Commissione stessa. Insomma, almeno per ora, sui risarcimenti resta un grande punto interrogativo.

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