Roma 2020 al fotofinish. Oggi la decisione di Monti
Oggi o mai più. Il giorno del giudizio per le ambizioni olimpiche di Roma è arrivato. Il presidente del Consiglio Mario Monti dovrà sciogliere la riserva e decidere se firmare o meno la lettera di sostegno del governo che dovrà essere allegata alla consegna al Cio del dossier di candidatura, il cui termine scade domani. Tokyo e Doha hanno presentato ieri la documentazione; Madrid, Istanbul e Baku l'hanno fatto da tempo. All'appello manca solo la Capitale. L'ultima parola spetta a Monti, anche se in seno al Comitato promotore regna un certo ottimismo nonostante l'ultimo incidente diplomatico. Il sindaco Alemanno aveva annunciato che stamane avrebbe incontrato il premier. Circostanza smentita in serata da Palazzo Chigi: «Non è in programma nessun incontro tra Monti e Alemanno. Il presidente del Consiglio sta studiando il dossier Olimpiadi, ma al momento non è stata presa alcuna decisione riguardo ad una possibile candidatura italiana». Una circostanza che ingarbuglia ancora di più il quadro. Le mediazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Gianni Letta finora non hanno sortito il risultato sperato; così come non ha convinto Monti l'appello del presidente del Coni Gianni Petrucci a fare presto per dare al Cio l'immagine di un Paese unito dietro al sogno Roma 2020. La candidatura però non convince Monti, soprattutto dal punto di vista economico. Dipendesse solo da lui, darebbe parere negativo. Alemanno si dice comunque ottimista sull'esito della vicenda: «L'importante non è l'incontro ma la risposta. E comunque ci sarà un incontro». Da fonti interne al Campidoglio trapela che il sindaco e Monti si sono sentiti, rimanendo d'accordo di aggiornarsi in mattinata per concordare l'orario dell'incontro a Palazzo Chigi. Un vertice al quale parteciperanno anche il presidente del Comitato promotore Mario Pescante, il presidente del Coni Gianni Petrucci e probabilmente Gianni Letta. «Penso proprio di sì», risponde poi il sindaco a chi gli chiede se il premier alla fine firmerà l'affidavit, e spiega: «Monti è una persona intelligente e molto rigorosa, ha voluto studiare le carte in modo molto approfondito, sono fiducioso che la scelta non possa non essere positiva». Ieri pomeriggio Alemanno si è visto proprio con Petrucci, Pescante, Letta e con l'assessore Rosella Sensi per fare il punto. «È molto positivo che tutti e tre i principali partiti in Parlamento hanno presentato delle autorevolissime mozioni di sostegno alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020 - spiega Alemanno - Questo dimostra che tutta la maggioranza che sostiene il Governo è favorevole. E questo è un elemento da cui non si può prescindere». Un altro chiaro messaggio a Monti. Sul vertice con Petrucci, Pescante e Letta il sindaco dice: «L'incontro è stato propedeutico alla presentazione delle mozioni, abbiamo fatto il punto della situazione sulle diverse iniziative. Il nostro ottimismo è aumentato perché la candidatura è stata appoggiata da tutti i partiti che costituiscono l'attuale maggioranza di Governo in modo bipartisan». Sulla Lega Alemanno è lapidario: «Non è turbata da Roma in sé, ma proprio dal fatto che le Olimpiadi 2020 sarebbero una grande vittoria per l'unità del nostro Paese. Spero comunque che, al di là delle polemiche strumentali, al momento del voto in Parlamento, tutti i gruppi facciano un gesto di intellligenza e generosità non nei confronti di Roma ma nei confronti di tutta l'Italia». Le tre mozioni per impegnare il governo a sostenere la Roma 2020 sono state presentate da Pdl, Pd (prima firmataria Paola Concia) e Terzo Polo (Cesa e Galletti per l'Udc, Della Vedova per Fli e Pisicchio per l'Api). «Siamo impegnati a sostenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi come testimonia la nostra mozione e anche quella del Pd e dell'Udc che noi voteremo. Ci auguriamo che il Governo raccolga questo invito che gli rivolge una larghissima parte del Parlamento», afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, primo firmatario della mozione. Intanto si allunga l'elenco degli atleti e dei personaggi del mondo della cultura che fanno appello a Monti affinché non faccia mancare l'appoggio del governo al sogno olimpico. Ieri è stata la volta di Dino Meneghin, presidente Federbasket («Caro Monti, sia la nostro fianco»), Franca Valeri, Santo Versace e Tullio Solenghi che si aggiungono alla già lunga schiera di sportivi e Vip.