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Le strade diventano voragini e il Colosseo perde pezzi

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La Capitale torna lentamente alla normalità ma il gelo ha danneggiato palazzi, alberi e asfalto

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L'emergenzaè finita. Gli edifici pubblici e le scuole hanno riaperto con gran dispiacere degli scolari, bus e taxi hanno ricominciato a girare a pieno organico e le previsioni meteo sembrano rassicuranti. Ma due settimane di neve e gelo hanno avuto i loro effetti nefasti sulla Capitale. Il ghiaccio ha aperto buche e voragini in molti quartieri, provocato la caduta di pezzi di cornicione e blocchi di neve e, quindi, reso necessaria la transennatura di molti palazzi. Il servizio giardini del Campidoglio e i vigili del fuoco sono stati costretti a un superlavoro per rimuovere rami e alberi piombati al suolo e solo i pompieri ieri hanno portato a termine 200 interventi, l'80% relativi alla «pioggia» di calcinacci, che domenica al Trionfale ha causato anche un ferito. E dalla cima del Colosseo si sono distaccati «piccoli frammenti di materiale», che hanno reso necessarie verifiche lungo «gli ambulacri scoperti degli ordini I e II» e lo slittamento della riapertura dell'Anfiteatro al 16. «Roma ha retto alla prova, è stata in grado di superare un'emergenza che non si vedeva forse da cinquant'anni», ha detto il sindaco, che ieri ha effettuato un sopralluogo negli istitui scolastici più colpiti dal maltempo. «Abbiamo ricevuto oltre mille richieste, a cui abbiamo risposto in più del 98% dei casi ha riferito l'assessore all'Educazione Gianluigi De Palo - Tutte le 1.372 strutture sono state visitate per risolvere eventuali problematiche e verranno monitorate ancora nei prossimi giorni». Sul fronte della viabilità, da registrare il ripristino dei turni taxi e il ritorno all'operatività di tutte le linee Atac. Regolari i due metrò, le regionali Roma-Lido (dove è stata riattivata alle 19,30 di domenica la tratta Acilia-Colombo), Termini-Giardinetti e Roma-Viterbo (la tratta Civita-Viterbo è tornata a funzionare ieri alle 4,30). Anche l'ordinanza che vietava la circolazione di due ruote e minicar è stata annullata a mezzogiorno, sebbene il Campidoglio abbia consigliato «ai centauri estrema attenzione nelle zone maggiormente investite dal maltempo nei giorni scorsi». Per gli automobilisti, invece, la raccomandazione è di viaggiare ancora con le catene a bordo. La Ztl è rimasta accessibile a tutti «per fluidificare il traffico». L'effetto dell'anomala ondata di freddo e neve ha devastato le alberature della città. I danni sono quantificabili con cifre a sei zeri. Solo nella giornata di ieri il servizio giardini ha eseguito 102 interventi per rami precipitati e per mettere in sicurezza quelli pericolanti. La zona nord è quella più colpita, e solo per un miracolo non ci sono stati feriti. Il Campidoglio ha messo in campo 550 uomini (compresi quelli delle cooperative sociali) su tre turni e ha dato la priorità a strade e piazze. Molti parchi sono rimasti chiusi (ad esempio villa Ada, villa Glori, il parco Nemorense, villa Torlonia) e il problema sarà affrontato fra una decina di giorni, quando ci saranno le forze a disposizione. In alcuni casi, tuttavia, il lavoro dei giardinieri si è reso indispensabile. Ieri quattro «piattaforme» sono state attivate nel parco degli Acquedotti, dove c'erano cento pini a rischio crollo, e oggi si interverrà anche a villa Glori. La chiusura al pubblico dei polmoni verdi della città (che durerà almeno altri 20-25 giorni) non ha impedito ad alcuni patiti dello jogging di scorrazzare fra rami abbattuti dalla neve e altri che rischiavano di piombargli addosso. Un'altra «vittima» del maltempo è stato l'asfalto. La neve penetrata nelle fessure ha ghiacciato e ha fatto molti danni al manto stradale. «È improcastinabile avviare il piano di manutenzione del Campidoglio - sottolineava ieri il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori - per garantire la ripavimentazione delle strade e il risanamento della viabilità, oggi caratterizzata da buche sempre più pericolose che attentano all'incolumità di automobilisti e motociclisti».

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