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La mezza giornata di passione dei pony express

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Probleminili hanno avuti i cittadini, problemoni li ha avuti chi con la moto ci lavora compiendo anche servizi importanti per il settore della Sanità. I romani irriducibili dello svicolamento in mezzo al traffico, ovvio, hanno storto la bocca quando hanno appreso dello «stop», domenica pomeriggio. Ma si sono arrangiati. I mezzi pubblici hanno funzionato bene e una passeggiata, per chi ha la fortuna di non dover compiere decine di chilometri prima di arrivare al lavoro, non ha fatto male a nessuno. L'ordinanza, infatti, è stata rispettata. In strada, salvo rare eccezioni, non si sono visti cittadini indisciplinati. Anche perché nelle prime ore del mattino (almeno fino alle 9.30) alcune vie soprattutto periferiche erano, in effetti, ghiacciate al limite del pericolo. Il polverone lo hanno invece alzato le aziende che sulle due ruote strutturano buona parte del proprio business. È il caso di Pony Express Roma che ha dovuto far fare i salti mortali ai suoi fattorini pur di portare a consegna i pacchi. «Alemanno con quell'ordinanza ci ha reso la vita complicata, non è stata una cosa giusta - è l'opinione di Alessio De Simoni, della Pony Express - vietare la circolazione ai motorini quando ora a Roma non c'è un'emergenza. Certo, se proprio doveva, poteva vietare la circolazione delle ruote ai normali cittadini dando delle deroghe a chi come noi deve lavorare. La revoca a metà giornata? Un fatto che ci fa arrabbiare ancora di più. Di sicuro con questa mossa Alemanno ha perso i nostri voti, sono almeno duecento». La Pony Express ogni giorno deve fare circa 1300 consegne. Di queste solo 400 vengono effettuate in auto. Ma ieri tutti i fattorini hanno dovuto accendere i motori delle quattro ruote, con conseguenti ritardi e lamentele da parte dei clienti. «Ho dovuto mandare alcuni ragazzi anche a piedi al Centro, perché raggiungere con la macchina le strade più piccole è praticamente impossibile. Mentre alcune consegne le ho dovute per partire con il motorino e infatti abbiamo preso 7 multe da 53 euro. Tre di queste erano consegne irrevocabile: consegne di documenti per gare da appalti o addiritture cartelle cliniche del Gemelli». Anche alla Pelican Express hanno avuto molti problemi: «In realtà - dicono dal centralino - oggi (ieri, ndr) è come se fossimo chiusi a causa dell'ordinanza. Stiamo prendendo le chiamate solo per domani (oggi, ndr)». Hanno dovuto ridisegnare la stretegia di consegne anche alle Poste Italiane. Con i motorini in garage, ai fattorini sono stati date le macchine a disposizione, con conseguente «rispolvero» di vecchie Panda pur di far arrivare le lettere nelle case dei romani. Poi, alle 12, di nuovo cambio di strategia. A Roma si è potuti tornare alle due ruote. Qualcuno lo ha fatto, molti hanno deciso continuare a restare al volante

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