Polverini: bloccare le tasse alle imprese colpite dalla neve
Blocco dei pagamenti previdenziali e delle tasse per le imprese colpite dal maltempo. La richiesta è della presidente della Regione, Renata Polverini che da giorni ormai monitora personalmente la situazione nelle province laziali. E via via che l'ondata eccezionale di maltempo sembra ormai al colpo di coda, si inizia a pensare al "dopo". Centinaia le imprese, soprattutto quelle legate all'agricoltura, seriamente danneggiate e che non riusciranno a ripartire a breve termine. «Abbiamo chiesto l'intervento immediato del governo perché disponga il blocco dei pagamenti previdenziali e delle tasse perché le aziende colpite dal maltempo sono ferme - ha la Polverini - dopo aver convocato un tavolo per le imprese agroalimentari, ne apriremo un altro per le altre aziende per capire tutti insieme coma dare loro una risposta». La conta dei danni comincerà subito dopo la fine dell'emergenza e, anche se il governo ha garantito che si farà carico della situazione, c'è già chi parla di centinaia di milioni. Al di là degli interventi prioritari per mettere in sicurezza persone e cose infatti, c'è tutto un indotto che complice la crisi, resterà in emergenza. Così come le spese da affrontare per comuni, province e regione per ripristinare strade, scuole ed edifici pubblici. Anche in questo senso la Polverini si è mossa con anticipo convocando un tavolo tecnico insieme ai presidenti degli ordini professionali che già oggi svolgeranno perizie sulle scuole. E se i conti saranno al primo punto dell'agenda politica probabilmente già da domani, occorrerà anche mettere a punto un sistema interistituzionale che, come dimostrato ieri, può funzionare. Nonostante la prudenza espressa ieri dal sindaco Alemanno. «La precipitazione di oggi pomeriggio (ieri ndr) è stata più intensa ed è arrivata in anticipo rispetto alle previsioni. Adesso c'è un momento di pausa ma qualcosa potrebbe tornare in serata. Verso le 19 dovrebbe essere tutto finito. Queste sono sempre previsioni che vengono date e che noi seguiamo. Purtroppo in questi giorni le previsioni si sono dimostrate fuorvianti quindi bisogna sempre monitorare momento dopo momento». Se sulle previsioni meteo e sul coordinamento tra enti locali anche il governo ha promesso di intervenire, c'è un altro tipo di "sistema" che non ha funzionato neanche ieri. È quello dell'antenata "educazione civica". Quel senso di solidarietà che fa sempre la differenza soprattutto nel mezzo di un'emergenza che può costare la vita. A denunciare la falla forse più pericolosa, sempre la Polverini. «Mentre sul Lazio si abbatteva l'ondata di maltempo la Regione Lazio si è rivolta a grandi catene commerciali per avere grossi quantitativi di pale ma si è sentita rispondere che non le avrebbero consegnate prima di vedere il bonifico. Si tratta di grandi catene e non piccoli negozi - ha detto la presidente della Regione - questo non è accettabile, ci sono state in questa emergenza troppe speculazioni, come abbiamo visto per i prodotti agroalimentari e le catene da neve». Questa è certamente la sfida più ardua da vincere.