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La neve congela le trattative per salvare la Salus

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Ildecreto 80 della Polverini infatti taglia in modo drastico posti letto e servizi di molte strutture sanitarie. Tra queste anche il San Filippo Neri, che perde la riabilitazione cardiorespiratoria presso il presidio della Salus. La convenzione della clinica con l'ospedale è scaduta lo scorso 31 dicembre e non è stata rinnovata nonostante le ripetute sollecitazioni da parte della direzione del San Filippo Neri. Il taglio mette a rishio la sopravvivenza della struttura. Il rinnovo della convenzione non può essere effettuato a causa del piano antideficit della Regione. La stessa direzione dell'ospedale, più volte sollecitata anche dalla Uil-Fpl, si è impegnata a formulare diverse ipotesi di riconversione, senza finora aver avuto indicazioni da via Cristoforo Colombo. Proprio ieri doveva tenersi un incontro risolutivo in Regione. La riunione, promossa dal dg del San Filippo Neri Domenico Alessio, avrebbe dovuto coinvolgere tutti i soggetti interessati: ospedale, Asl RmE, proprietà della struttura e dirigenti regionali. Non se ne è fatto nulla. La riunione è stata rinviata a causa del maltempo: la Regione doveva infatti varare il piano neve. «Il decreto 80 riduce in modo drastico posti letto e servizi sanitari. Gli effetti sono sotto gli occhi di utenti e lavoratori: liste d'attesa impraticabili, ricoveri impossibili, pronto soccorso al collasso. C'è poi l'effetto sciagurato che costringe strutture prestigiose accreditate e convenzionate a chiudere o licenziare», dice il segretario provinciale della Uil-Fpl Paolo Dominici, che auspica «che si trovi una immediata soluzione». Tra le ipotesi del sindacato il rinnovo della convenzione con il mantenimento dei posti letto o «una riconversione che garantisca e mantenga alla Salus Infirmorum il prestigio di sempre consentendole di riconfermarsi come punto di riferimento e d'eccellenza». In ogni caso, precisa Dominici, «non consentiremo alcuna deroga dei livelli occupazionali, non consentiremo che anche un solo lavoratore venga lasciato a casa. Lo abbiamo già detto e scritto a San Filippo, Asl RmE e assessorato. Al contrario reagiremo con ogni forma di mobilitazione possibile. In caso di rinconversione, da scongiurare, la Salus dovrà continuare a essere funzionale alle esigenze del territorio com'è oggi per l'efficacia nel trattamento di malati specifici e l'effettuazione di esami radiografici e ambulatoriali».D.D.M.

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