Carne, latte e verdure Assalto ai supermercati
Un assalto nei negozi di alimentari e nei supermercati. Alle 4 di pomeriggio di ieri diversi esercizi della Capitale avevano già finito frutta, verdura, pane, latte, carne. L'allarme su possibili nevicate nel weekend ha terrorizzato i romani e li ha spinti a fare provviste riempiendo all'inverosimile i carrelli della spesa. Del resto il ricordo del weekend scorso, quando Roma si è svegliata sotto la neve e la maggior parte dei negozi è rimasto con le saracinesche abbassate, è fresco. La piccola e la grande distribuzione è stata presa d'assalto e ha cercato di far fronte come possibile alla domanda dei consumatori. Con il risultato, tuttavia, che molti generi alimentari sono finiti a metà pomeriggio e gli scaffali dei supermercati erano mezzi vuoti. Il passaparola tra la gente è stato rapido: «Fare la spesa per non trovarsi nella stessa situazione della scorsa settimana». Che poi si è trattato di un giorno o due di disagi, nulla da giustificare una simile ressa nei negozi. Eppure la paura ha prevalso. «Ho comprato cinque litri di latte - racconta Marianna alla Pam di piazza Irnerio - ho tre bambini piccoli e la mia paura è che domani (oggi, ndr) il latte non si trovi anche perché sabato scorso è stato così». Dal supermercato confermano: «Una simile richiesta di generi alimentari, soprattutto del "fresco" non la registravamo da tanto. Abbiamo finito frutta, verdura, carne e siamo solo a metà pomeriggio». Rassicurano però anche che «ci siamo già mossi per rifornirci di quello che serve, a meno di una vera tempesta di neve, domani avremo quello che serve». Rassicurazioni che non bastano a placare le ansie. Una signora al supermercato Ingrande di Boccea non si fida: «Ho fatto un po' di scorte, visto che non si potrà neanche girare con la macchina, qui nei supermercati di zona già oggi non si trova più nulla». Negli alimentari la musica non cambia. Da Lara, in via Boccea, ci sono 20 persone alle 6 di pomeriggio ad acquistare la carne e altrettante davanti al reparto salumi e formaggi. Prendiamo il numeretto, ci servono dopo una ventina di minuti. Ci guardiamo intorno, nel frigo esposto mancano insalata, pomodori, yogurt e latte, generalmente pieni. Alla cassa confermano: «L'allarme neve ha preoccupato la gente, oggi abbiamo fatto affari». Affari sì, quanto si può realizzare in giornate come la vigilia di Natale o a Pasqua. La gente se la prende, soprattutto, con «l'eccessivo allarmismo delle istituzioni». «Stanno facendo terrorismo - dice un signore davanti al reparto carne - per pararsi da eventuali problemi, tanto siamo sempre noi consumatori a pagarne le conseguenze». L'altra paura è quella dei prezzi. «Ottima scusa, questa della neve - gli fa eco un'anziana - per alzare ulteriormente i prezzi, non bastassero i rincari di questa settimana». E oggi cosa succederà? Nei negozi più piccoli il rifornimento sarà decisamente più difficile. «Avrò sicuramente problemi con il pane e con il fresco - lamenta Roberto che ha un piccolo alimentari nel quartiere Battistini - dipende poi quanta neve ci sarà, se ci sarà veramente». E nei mercati? Al momento non si registrano particolari problematiche - dicono dalla Confesercenti - stamattina (ieri, ndr) la situazione era abbastanza nella norma considerando che per colpa del gelo non abbiamo lo stesso rifornimento di tutti i giorni». Scarseggiano già alcuni tipi di verdura come carciofi, broccoli o finocchi, che si rovinano di più con il freddo. «Se nevica davvero come dicono - fa sapere Valter Giammaria, presidente della Confesercenti provinciale - il "fresco" rischia di diminuire a causa dell'impraticabilità delle strade mentre i negozi non apriranno. Ma prevediamo che questa volta possano essere di più quelli che resteranno chiusi visti i disagi che si sono vissuti con la neve e con le strade ghiacciate». Unica nota positiva, confermata anche dalle associazioni di categoria, quella del fatturato. «Numeri così nell'alimentare registrati in una giornata - dice Giammaria - non si vedevano da tempo».