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Servizio rottamazione poco trasparente

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Ilservizio è stato assegnato a una società e ciò ha suscitato la protesta di Assodem, l'Associazione che in Fise Unire-Confindustria rappresenta il comparto della demolizione veicoli. I membri hanno scritto al sindaco segnalando «la presunta irregolarità dell'Accordo reso noto negli scorsi giorni tra Roma Capitale e la società privata Sicurezza Ambiente in tema di demolizione auto e ciclomotori a domicilio». L'associazione sottolinea come «a Roma operano, autorizzati dallo stesso sindaco, oltre 100 impianti, ma con quest'iniziativa, il Comune ha di fatto inteso "sponsorizzare" solo l'attività di alcuni, producendo in questo modo eventuali gravi distorsioni nei meccanismi di concorrenza di questo mercato. Ferma restando la possibilità del Comune di siglare con soggetti privati accordi ritenuti vantaggiosi per gli utenti finali, l'Associazione denuncia la mancata trasparenza con cui si è arrivati all'intesa e la scelta di non voler sentire e coinvolgere gli altri operatori del settore». Risponde all'associazione Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza che aveva presentato il servizio: «L'intento dell'accordo - dice Santori - è quello di migliorare la città, aumentando i livelli di decoro e di sicurezza, liberando zone di parcheggio e tutelando l'ambiente. La risposta dei cittadini è positiva. Siamo dispiaciuti per le esternazioni di Assodem, ma forse i rappresentanti dei demolitori che fanno capo a questa associazione non sanno che Roma Capitale ha già chiesto il coinvolgimento di tutti gli operatori del territorio capitolino, in regola con la normativa, che si renderanno disponibili a offrire un servizio gratuito, almeno per il periodo necessario a superare l'emergenza».

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