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Oggi rientro a scuola ma attenti al ghiaccio

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Maltempo a Roma, una voragine nell'asfalto (foto Gmt)

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È successo un po' di tutto nelle scuole capitoline che durante questi i giorni di eccezionale maltempo, per ordinanza del sindaco, sono rimaste chiuse. Ieri in molti istituti (ma non tutti hanno aperto) è stata fatta una rapida ricognizione. Cortili e spazi all'aperto ghiacciati con alberi carichi di neve, rami caduti o che minacciano di farlo, parcheggi impraticabili, macchie d'umidità all'interno per via di qualche infiltrazione, qualche tubo rotto, termosifoni gocciolanti ecc. Comunque oggi si rientra. L'emergenza è finita, tutti in classe. Ferma restando, quindi, l'autonomia dei singoli istituti che per situazioni di particolare disagio sono costretti a procrastinare la riapertura. Secondo i dati forniti dall'assessorato alla scuola di Roma Capitale, le zone che hanno presentato criticità sono quelle nel quadrante Nord di Roma (II, IV, XVIII, XIX e XX municipio) dove la neve è caduta più copiosamente. Nessun problema nei municipi I, III, VII, VIII, IX, X, XV e XVI. Nel V una scuola rischia di non poter aprire se non viene messa in sicurezza la pensilina sovrastante l'ingresso che è, in parte, caduta. Alla Leopardi, nel XVII, segnalato un termosifone rotto e un cancello difettoso. Nulla di grave. L'imperativo categorico è tornare prima possibile alla normalità. Ecco perché ieri mattina in molti scuole si è passato subito, dalle parole ai fatti. I bidelli si sono messi a spalare la neve ghiacciata negli spazi esterni (ma comunque interni) come viali di accesso e cortili. per permettere ai ragazzi un rientro in totale sicurezza. È successo anche all'Istituto statale d'arte la cui preside Mariagrazia Dardanelli ha denunciato l'inutilità di questa ripulitura perché «nessuno ha distribuito il sale e nessuno lo ha sparso davanti agli ingressi dell'istituto che rimangono ghiacchiati e pericolosissimi». La preside, che è reggente del liceo artistico Argan ce l'ha con il Comune che avrebbe dovuto liberare i marciapiedi all'esterno della scuola, tutti ghiacciati. «Noi possiamo pulire dentro, pale alla mano, ma fuori proprio non ce la facciamo». I pericoli vengono pure dagli alberi: rami pericolanti che potrebbero schiantarsi al suolo. Ieri mattina il Coordinamento operativo della Squadra emergenze del Servizio Giardini in collaborazione con la Protezione civile del Campidoglio ha messo in sicurezza le scuole in via Zandonai, via Vibo Mariano, via Taverna, Forte Antenne, via Livenza, via Volsinio e via Settebagni. Resterà chiuso oggi il liceo Pasteur alla Farnesina dove devono essere rimossi i rami di un albero caduto. In alcuni istituti sono rimasti accesi i termosifoni per evitare che con le basse temperature potessero ghiacciarsi i tubi. In diciottesima circoscrizione le squadre organizzate dal Municipio e i volontari che hanno risposto all'appello del presidente Daniele Giannini hanno lavorato per liberare l'accesso alle scuole. Nel complesso, ieri, il Campidoglio ha monitorato mille scuole, 250 sono stati gli interventi. L'assessore capitolino alla Famiglia e all'Educazione Gianluigi De Palo ha precisato che «in quasi tutte le scuole, compresi i nidi, che avevano segnalato criticità dovute alle forti nevicate sono state sistemate le problematiche di sicurezza per consentire l'accesso». Stamattina come segnale di presenza e di vicinanza alle famiglie e agli insegnanti, all'ingresso di tutti i nidi e le scuole dell'infanzia comunali ci sarà un operatore dell'Azienda Multiservizi che vigilerà sul regolare afflusso dei bambini e sarà un punto di riferimento per famiglie e insegnanti in arrivo. L'assessore si è detto «convinto che il lavoro tempestivo e sinergico consentirà la riapertura oggi di tutti i plessi scolastici». Consapevole delle difficoltà causate dalle abbondanti nevicate con la la chiusura forzata delle scuole dell'infanzia per venire incontro alle necessità delle famiglie l'assessore De Palo ha deciso «di prorogare di una settimana la scadenza per iscrivere i bambini alle scuole dell'infanzia, che così è spostata al 17 febbraio».

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