Il cielo regala una tregua
AiCastelli resta l'allarme Ieri solo una veloce spolverata bianca a metà pomeriggio Emergenza a Rocca Priora, chiuso tratto della Tuscolana
Fortunatamentesi è trattato di una leggerissima spolverata che ha interessato le zone a quota superiore ai 500 metri e che non ha attecchito: in via precauzionale, però, la via Tuscolana tra Rocca Priora e lo svincolo di Artena è stata chiusa per circa un'ora. L'emergenza comunque, soprattutto a Rocca Priora, resta. Dalle settecento alle ottocento le famiglie ancora senza energia elettrica: a queste però devono aggiungersi le altre diverse centinaia sparse un po' su tutto il territorio, da Montecompatri a Rocca di Papa, Nemi, Velletri. L'acqua è tornata più o meno in tutte le case ma sono moltissime le persone che devono ancora fare i conti con il freddo. Si scruta il cielo e si attende con timore la giornata di venerdì quando, più di ieri, le previsioni danno ancora neve in quantità. E se, dunque, nei comuni a quote più basse si è tornati sostanzialmente alla normalità, a Rocca Priora è una vera lotta contro il tempo per cercare di liberare più aree possibili evitando che il ghiaccio arrivi a paralizzare per giorni strade e zone secondarie. Nel frattempo l'amministrazione comunale di uno spossato sindaco Damiano Pucci dopo aver allestito presso l'ospedale Cartoni il centro di accoglienza che già ieri notte ha offerto posti letto (grazie alla Regione) e pasti caldi, ha provveduto anche ad attivare due gruppi elettrogeni in zona Valle Moretta e via Savelli mentre al buio restano ancora molte aree al Buero, ai Piani di Caiano e all'Ara Dandini. «Man mano che i servizi riprendono – dice il vicesindaco Massimo Fedeli – è uno stillicidio di caldaie rotte e di tubazioni esplose. Senza contare i tantissimi danni al verde: sono centinaia gli alberi collassati sotto il peso della neve». «Nessuno nei primissimi giorni dell'emergenza ha creduto alle nostre richieste d'aiuto – aggiunge il sindaco Pucci -, ora abbiamo già attivato tutte le pratiche per la richiesta della calamità naturale». Oggi invece tutti hanno compreso l'emergenza in cui versa Rocca Priora. Ieri il consigliere regionale Carlo De Romanis (Pdl) dopo un sopralluogo in zona ha annunciato una mozione da presentare alla Polverini. Le scuole nel più alto dei Castelli romani resteranno comunque chiuse fino a lunedì prossimo: a cinque giorni dalla grande nevicata c'è ancora tantissimo da fare. Nella vicina Montecompatri, intanto, la situazione è decisamente migliorata. Non va meglio, invece, sul fronte delle polemiche. Da Acea Ato2, duramente attaccata due giorni fa dal sindaco Marco De Carolis, fanno sapere che l'emergenza idrica era stata prontamente comunicata e che l'azienda si era immediatamente attivata per sollecitare il pronto intervento del gestore della rete elettrica: proprio il blocco delle pompe di sollevamento, infatti, aveva lasciato a secco ben 60 comuni. L'allerta neve è comunque tutt'altro che cessata. Mentre la vita torna alla normalità e le strade sono state quasi del tutto sgomberate, si lavora per evitare ulteriori disagi. Ieri pomeriggio presso il Municipio di Monte Porzio l'unità operativa di volontari costituita da protezione civile, associazione carabinieri, croce rossa e guardie zoofile si è riunita per fare il punto della situazione. Il bilancio, un po' ovunque, pur nella consapevolezza dei difficili giorni passati è positivo: la macchina dell'emergenza ha funzionato bene sul fronte della mobilità e dell'assistenza alle persone rimaste bloccate in casa. Si teme, però, come detto, una seconda manche del maltempo e si cerca di migliorare, dove possibile, le procedure di intervento. Il cielo promette ancora neve e questo preoccupa. Soprattutto a Rocca Priora dove è decisamente presto per fare la conta dei danni.