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E l'Udc si divide anche sul maltempo

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L'attopolitico assolutamente lapidario è venuto dal capogruppo della Provincia di Roma, Mario Sisto Ferrante: «Sono passate 72 ore dall'isolamento dei comuni della Valle dell'Aniene, con strade bloccate da neve e ghiaccio e intere comunità abbandonate, senza luce né acqua. La "Provincia Utile", da Lei tanto declamata, Presidente Zingaretti, dove è stata, quale ruolo ha svolto? Questa poteva e doveva essere l'occasione per mostrare l'importanza del ruolo dell'ente intermedio, quella di arrivare dove i singoli comuni non possono - dice Ferrante -. Invece la Provincia ha dimostrato solo improvvisazione e superficialità, qui altro che wi-fi, qui è mancata la capacità di garantire i servizi essenziali, a partire dalla pulizia delle strade, indispensabili per ogni altro intervento necessario. Credo sia opportuno che Zingaretti chieda scusa a tutta la popolazione coinvolta in questi tre giorni da incubo. L'Udc attende le Sue dimissioni che dovranno essere un gesto di serietà e di assunzione di responsabilità». Dimissioni quindi, chieste dal presidente del gruppo a Palazzo Valentini e sulle quali incalza il consigliere regionale, Pietro Sbardella: «Dispiace constatare che la Provincia ha brillato per totale assenza. Il grido di allarme del consigliere Ferrante dà voce ai troppi comuni della Provincia che sono rimasti completamenti isolati nella catena dell'emergenza. Dalla Provincia è mancato anche quel minimo di coordinamento nella gestione delle informazioni e delle priorità che sta gettando nel panico le amministrazioni dei comuni più colpiti». Dello stesso avviso, il coordinatore della Provincia di Roma, Michele Pagano: «Ancora una volta abbiamo costatato che la Provincia in quanto Istituzione ha dato prova di approssimazione nel gestire un'emergenza ampiamente annunciata. Purtroppo il fallimento è talmente chiaro ed evidente che non esistono giustificazioni». Butta acqua sul fuoco, o almeno ci prova, il capogruppo regionale, Francesco Carducci: «Chiedere le dimissioni del presidente della Zingaretti o alimentare la querelle tra Campidoglio e Protezione Civile, nel pieno di un'emergenza così eccezionale, è insensato. Mi auguro che tutti, a cominciare dagli amici del mio partito, tornino a dedicare le loro attenzioni alle popolazioni colpite dal maltempo». Sulla vicenda è interventuto anche il segretario nazionale, Lorenzo Cesa che ammonisce: «Meno polemiche più fatti». Sus. Nov.

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