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La Cgil: scelte sbagliate sulle scuole accorpate

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Èla polemica sollevata dai sindacati a margine delle decisioni prese dalle Regione sul dimensionamento scolastico. Augusto Alonzi, segretario generale Flc Cgil Roma e Lazio, spiega che «nella delibera di Giunta emergono tante storture che possono essere attribuite: alla colpevole fretta di concludere in tempi ristretti un piano che, incide pesantemente sulle scuole, sul personale e sugli utenti; alla volontà ragionieristica di rispettare numeri astratti che vanno a stravolgere la realtà delle scuole; alla scarsa attenzione e conoscenza dei territori e della storia delle istituzioni scolastiche in essi presenti. La scelta di non coinvolgere le scuole, i suoi operatori, a cominciare dai dirigenti scolastici, passando per i docenti e i genitori rappresentati nei consigli d'istituto. Ciò ha aperto la strada ai localismi e ai particolarismi determinando il disastroso esito finale». La Flc Cgil spiega di aver sostenuto in tutte le riunioni la necessità di una moratoria e la necessità del rinvio di un anno per arrivare «a definire un'efficace razionalizzazione della rete scolastica come hanno fatto e sostenuto moltissime regioni e alcune province tra cui quella di Roma il cui territorio, è bene ricordarlo, contiene i 2/3 della rete regionale. Ma nonostante questo, nonostante l'impegno della Flc e gli sforzi di molti, risulta che la commissione cultura abbia deciso a maggioranza, dopo una lunga discussione e dopo la presentazione di un emendamento dell'assessore che emenda se stessa. La Giunta, invece di riflettere, ha ritenuto di procedere rendendo evidenti le scelte geopolitiche e le pressioni locali».

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