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Vanno contro il taxi e perdono il tesoro

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Due in motorino, caduti e poi fuggiti A terra oltre centomila euro di preziosi. Strana coincidenza.Dopo la rapina al Corso, poco prima delle 13, due in motorino sbandano in vicolo del Grottino, vicino a piazza Nicosia, a pochi passi dalla gioielleria razziata di via Vittoria, sull'altro lato del Centro, nei pressi di piazza del Popolo, urtano un taxi e perdono un tesoro: oltre centomila euro di preziosi. Il conducente è sceso per vedere se gli scooteristi si erano fatti male ma si è stupito: i due sono risaliti in tutta fretta e si sono dileguati. Il tassista dell'8222 Mondo taxi ha raccolto oro, preziosi e altri monili di valore. Ha messo tutto in una busta e intorno alle 15 ha fatto il suo dovere di onesto cittadino. Si è presentato al Commissariato Aurelio, sull'Aurelia, ha consegnato il malloppo e ha raccontato l'assurda storia. Uno strano episodio che ha ripetuto più tardi agli investigatori della Squadra mobile, ieri corsi su diverse rapine. È oro rubato? A chi? Ieri mattina sono state due le gioiellerie ripulite nel cuore di Roma. La prima è stata quella in via Vittoria, razziata da tre balordi: uno rimasto fuori, due entrati, giovani e ben vestiti, che hanno ammenettato commessa e proprietaria dopo essersi fatti aprire la cassaforte. «Pochi minuti prima della rapina ho visto la stessa auto parcheggiata in via Belsiana - dice il gioielliere - poi è sfrecciata davanti al mio negozio con un rombo incredibile». L'altra gioielleria è nel medesimo quadrante del Centro, in via In Arcione, a pochi metri da via del Tritone all'angolo con via del Corso, a poche traverse da Fontana di Trevi. Alle 13 circa. Ma con modalità del tutto diverse: non è stata una rapina ma un furto. E forse non è stata una circostanza voluta, probabilmente se la titolare non fosse uscita la scena sarebbe stata un'altra. La titolare si sarebba allontanata per pochi minuti dal negozio «Oromania» lasciando aperta la porta e anche la cassaforte. Quando è rientrata ha trovato la cassaforte e le vetrine vuote. Bisognerà vedere se le telecamere interne hanno registrato le immagini del furto e dei ladri, se l'hard disk è stato rimosso o lasciato, se gli altri obiettivi montati in zona hanno ripreso l'entrata e la fuga dei malviventi. Zona, orario e bottino ritrovato dal tassista in vicolo del Grottino sono indizi compatibili con entrambi i colpi. I due caduti dal motorino che hanno perso il bottino d'oro sembrano distanti dall'identikit dei tre che arrivano sull'auto di grossa cilindrata, rapinano l'oreficeria e poi fuggono a tutto gas. La coppia pare più vicina ai ladri che hanno avuto vita facile all'Oromania a via In Arcione. Verifiche che la Mobile dovrà eseguire per legare i file delle indagini sull'ennesima giornata a mano armata. Il sindaco Gianni Alemanno ieri sera ha preso la parola e alzato il tono della voce: «Richiedo con forza per l'ennesima volta, forse la centesima, a tutte le autorità preposte alla difesa dell'ordine pubblico e della sicurezza di mettere in campo subito misure adeguate alla gravità della sfida che Roma, come tutte le altre grandi metropoli italiane, si trova ad affrontare. Esprimo la mia totale solidarietà al coraggioso Direttore del supermercato di Casal De' Pazzi che ha reagito alla violenza dei rapinatori rischiando la vita - aggiunge Alemanno - Nonostante gli sforzi messi in atto dal Comando provinciale dei carabinieri e dalle altre forze dell'ordine è necessario fare molto di più. Il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri - prosegue - ha rispettato l'impegno di inviare nuovi uomini sul nostro territorio, ma la strategia di contrasto alle bande criminali e allo spaccio della droga non ha ancora registrato quel salto di livello che era stato previsto nel Terzo Patto per Roma sicura firmato da tutte le Istituzioni».

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