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Terrore in villa Famiglia rapinata da quattro banditi

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Incappucciati, dell'Est europeo In cassaforte settemila euro

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L'altranotte in via Enzo Re, zona La Rustica, alle 4,30 quattro persone con accento dell'Est europeo, incappucciate, hanno costretto i proprietari ad aprire la cassaforte e consegnare il denaro, circa settemila euro. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Tivoli. I balordi sono passati forzando una finestra dell'abitazione e sfruttando l'assenza di un sistema di allarme. Gli investigatori contano molto sulle tracce che i malviventi potrebbero aver lasciato. Gli occupanti hanno vissuto attimi di terrore. I quattro li hanno svegliati minacciandoli. Oltre a madre e padre, a casa dormivano anche i tre figli della coppia. L'espisodio violento arriva al "termine" di una serie di aggressioni avvenute a Roma, finite anche nel sangue. L'altro ieri pomeriggio, in via di Tor Pagnotta, è stato gambizzato un uomo sceso dalla fermata del bus, Alessandro Contino, 38 anni. Lo hanno avvicinato due in scooter: lo hanno costretto a seguirli togliendogli soldi e cellulare e sparandogli un colpo di pistola allo stinco sinistro. La polizia indaga per accertare il reale movente:Contino è persona già nota alle forze dell'ordine e vogliono verificare se gli aggressori lo abbiamo ferito per altri motivi. La sera prima, a San Basilio, il direttore del supermercato Todis è stato ferito a un ginocchio dai rapinatori entrati in tre e col volto travisato. Uno si è avventato su una cassa contenente circa 400 euro. Il direttore ha reagito scatenando la reazione del bandito. Poi tutti e tre sono fuggiti su una Fiat 500 gialla ritrovata più tardi a poca distanza. Lo stesso giorno, in mattinata, i balordi hanno messo a segno una rapina-lampo da oltre un milione e mezzo di euro, nella gioielleria Roberto Coin, al Centro, in via Vittoria, due passi da piazza del Popolo e di Spagna, e un furto nei pressi di Fontana di Trevi, a via In Arcione, mentre era chiusa per pausa pranzo. Nel primo caso i rapinatori, giovani, con accento dell'Est, distiniti e ben vestiti, hanno chiesto a commessa e proprietaria se parlavano inglese poi e iniziata la paura. Hanno estratto le pistole, si sono fatti aprire la cassaforte, hanno ammanettato le due e hanno razziato gioielli e pietre preziose, preoccupandosi di rimuovere anche l'hard disk con le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza montate all'interno del locale. Il caso ha voluto che più tardi, intorno alle 13, in vicolo del Grottino, accanto a Fontanella Borghese e via del Corso, i balordi in motorino per evitare un taxi di Mondo Taxi hanno eseguito una manovra spericolata e uno di loro ha perso dalle tasche parte del bottino, circa centomila euro di monili. La prova si è avuta quando alle 15 circa, il conducente ha consegnato l'oro raccolto in strada agli agenti del commissariato Aurelio: ciascun pzzo era accompagnato dal cartellino col nome di Roberto Coin. Le indagini della Squadra mobile stanno apopurando se fosse presente un terzo complice che potrebbe essere fuggito col resto del malloppo. «I colpevoli di queste rapine - ha detto ieri il soindaco Gianni Alemanno - non sono delinquenti estemporanei, ci sono bande. Quello che io chiedo alle autorità statali è di accelerare tutti i provvedimenti e tutto il coordinamento di intelligence: ci vuole una grande forza investigativa su Roma per individuare queste bande criminali».

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