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Una libera scelta per evitare disagi alle famiglie.

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Mail provvedimento del primo cittadino, tanto per cambiare, ha provocato polemiche e molti hanno accusato il Campidoglio di creare confusione. Il binomio «scuole aperte-didattica ferma», infatti, non è stato compreso con chiarezza. Cerchiamo di farla, allora, con l'aiuto dell'assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo. Che succede, assessore? «Come ho già detto in conferenza stampa, gli istituti romani di ogni ordine e grado oggi e domani resteranno aperti». Tutte le scuole, anche quelle non di competenza comunale? «Dagli asili alle superiori». E se qualcuno vuole chiudere? «C'è l'autonomia scolastica, quindi, può farlo. Ma se ne dovrà assumere la responsabilità». Da dove nasce questa confusione? «Alcune agenzie d'informazione hanno titolato i loro lanci "scuole chiuse", un titolo fuorviante. Noi, però, siamo stati molto chiari su questo punto». Chi deciderà di stare in classe non farà lezione? «Saranno interrotte le lezioni e quindi sospesi i programmi didattici. Però le autorità scolastiche devono garantire l'apertura degli edifici, accogliendo bambini e studenti che si presentassero». Alcuni presidi hanno detto ai ragazzi che se non nevica e non si presentano, gli sarà segnata un'assenza. È giusto? «No. Questi due giorni non possono essere computati come assenza e non ci sarà bisogno di alcuna giustificazione». Qual è lo scopo dell'ordinanza? «Venire incontro alle necessità delle famiglie, cercando di ridurre il più possibile i loro disagi. Chi non riterrà opportuno portare i propri figli a scuola non sarà obbligato a farlo e i ragazzi non resteranno indietro col programma. Per chi, viceversa, riterrà preferibile accompagnare i figli a scuola, non ci sarà problema. Così c'è la possibilità di essere tutelati dal punto di vista della sospensione e non si perderà un giorno di lezione, restando indietro con il programma». Non è un problema di sicurezza, dunque? «No. Le strutture scolastiche non hanno alcun rischio particolare. La nostra è una misura preventiva, pensata specificamente per evitare potenziali disagi alle famiglie. Chi vorrà, comunque, potrà portare i propri figli a scuola per svolgere attività differenti rispetto a quelle del programma scolastico». Dove c'è il tempo pieno le mense resteranno aperte? «Certamente». La didattica si fermerà anche prossima settimana? «Stiamo valutando, per ora non è previsto. Potremmo anche chiedere di tenere aperto il riscaldamento nel week-end per evitare di dover riscaldare da capo i locali lunedì». C'è stata un'adeguata informazione? «L'ordinanza è stata inviata a tutti i municipi cittadini». Il segretario romano del Pd Marco Miccoli dice che l'ordinanza è inutile se sono le famiglie a dover scegliere. E afferma che Alemanno ha deciso di non decidere... «Chi vuol capire ha capito. Il problema non esiste. Comunque ringrazio Miccoli per le sue sollecitazioni. È uno sprone a migliorare sempre di più. Il bene comune ha bisogno di tutti». Lei ha due figli in età scolastica. Andranno a scuola? «Sì, penso che sia meglio. Li accompagnerò io».

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