È successo tutto in meno di mezz'ora.

Etre banditi che si sono spacciati per poliziotti a caccia di armi hanno rapinato il marito in casa, Raffaele De Santis, 76 anni, disabile. «È terribile, ci tenevano d'occhio. Mio marito è stato coraggioso, potevano ammazzarlo». È successo sabato 14 gennaio. Ma Emilia, la moglie dell'uomo sequestrato nel suo appartamento al primo piano in via Valderici, ex borgata Finocchio, è ancora sconvolta. E non è che l'ultima aggressione nel popoloso quartiere vicino al capolinea della metro C Pantano, periferia dell'VIII Municipio, su via Casilina. «Erano le 16.30 - racconta la donna - con mia figlia Ingrid abbiamo fatto un salto al supermercato. Raffaele era a letto. Ci telefona. "Emilia, Emilia, la polizia sta cercando le pistole in casa". Io mi sono detta "mamma mia ma che succede?"». La donna corre a casa. La porta è accostata e devastata. «Sono entrati con la forza ma mio marito sente poco. Ho pensato "la polizia non fa così"». Raffaele è in cucina. Gli domanda: «Dov'è la polizia?». E lui: «sono andati via». Emilia gli chiede: «Come erano vestiti?». Il marito: «In borghese». E la donna capisce. «Sono corsa in camera - racconta -. Era a soqquadro, i cassetti rovesciati. La camera di mia figlia ancora chiusa come l'avevo lasciata perché la cagnolina non andasse in giro. Ma la chiave non c'era più. Ho chiamato il 113, sono arrivate tre volanti del commissariato di Torre Maura. I poliziotti hanno sfondato la porta, anche questa stanza sottosopra». Il bottino, due computer. E mezz'ora di terrore per Raffaele, ostaggio in cucina di uno dei tre giovani sui 20-25 anni, di carnagione bianca. Quando se li è trovati davanti gli ha chiesto: "chi siete". E loro: "polizia, cerchiamo la pistola". Uno gli ha intimato: «Se fai rumore peggio per te». Il presidente dell'associazione Collina della Pace, Luigi Di Bernardo lancia l'sos. «C'è un incremento di rapine, anche a volto scoperto - dice - La stesso sera una banda è entrata in azione durante una festa di compleanno in un locale su via Casilina». Di Bernardo chiede «almeno un camper della polizia per sentirci più protetti». Il bisogno è reale, per il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, Fabrizio Santori. «Con il camper della commissione sicurezza - dice Santori - abbiamo raccolto le segnalazioni e verificato l'emergenza in questo quadrante. Bisogna intensificare i pattugliamenti da parte delle forze dell'ordine».