Ancora una rapina finita nel sangue.
Poihanno premuto il grilletto: il colpo ha passato da parte a parte lo stinco della gamba sinistra. Lui è Alessandro Contino, 38 anni. È una persona conosciuta dalle forze dell'ordine e quando la polizia è arrivata sul posto, allertata dal 118, venendo a sapere nome e cognome del poveretto trasportato all'ospedale Sant'Eugenio, hanno avuto il sospetto che il movente non fosse una rapina ma forse una gambizzazione. Contino ha ripetuto la versione: «Volevo andare alla stazione, sono salito sul bus e una volta a bordo mi sono accorto che avevo sbagliato linea. Sono sceso alla fermata di via di Tor Pagnotta e quei due mi hanno avvicinato, costringendomi a seguirli. Mi hanno tolto soldi e cellulare e poi hanno esploso il colpo. Sembravano zingari». A Roma ieri è stata un'altra giornata di rapine a mano armata. L'unico furto è avvenuto l'altra notte alla giolleria Tosti, in via Orso Maria Corvino, zona San Paolo. Il malvivente ha tolto la grata della finestra bassa del locale, è arrivato ai cassetti e ha razziato i preziosi. Le telecamere interne hanno ripreso la scena. Le rapine sono proseguite nel pomeriggio. Alle 16,40, all'ufficio postale in via delle Palme, al Prenestino, ha agito uno soltanto con una semiautomatica cromata: sui 45 anni, robusto, naso pronunciato, occhiali da vista, vestito con un bomberino e col volto mezzo coperto da un cappellino da baseball. L'identikit corrisponderebbe al responsabile di altri colpi, compiuti nella stessa zona: ieri mattina in una farmacia, il giorno prima alle Poste di via Tor de' Schiavi. Alle 18 l'allarme rapina è scattato in un supermercato di via dei Platini, a Centocelle: hanno ripulito le casse due giovani, sui 30 anni, sempre armati, a volto scoperto e accento romano. Pochi minuti dopo in via Berio (Tor Tre Teste), in un negozio di alimentari: il rapinatore accento romano, occhi chiari e giubbotto nero ha puntato la pistola in faccia alla cassiera e ha ripulito l'incasso, 500 euro. La Confederazione sindacale autonoma di polizia (Consap) punta il dito. «I dati ufficiali della Questura di Roma sulla forza effettiva si presentano come una Caporetto - accusa il segretario generale nazionale, Giorgio Innocenzi - colpevolmente sottovalutata da chi aveva precise responsabilità politiche nel settore della sicurezza. Al reparto volanti di via Guido Reni - continua - l'organico è ridotto di oltre il 60%; poco più di 300 operatori che oltre all'equipaggio delle volanti, coperto in quattro turni giornalieri da due operatori a pattuglia, devono anche operare sia a livello amministrativo negli uffici del reparto che garantire la vigilanza. Situazione simile nelle sezioni della Squadra mobile dove sono in forza poco più di 200 poliziotti». «Bisogna avere una grande attenzione verso la città di Roma e il suo territorio - commenta il sindaco Alemanno - Il sindacato di polizia parla di un taglio alle volanti. Serve andare avanti sulla strada della fermezza. Bisogna fare molto di più questa battaglia la dobbiamo vincere». Fab. Dic.