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Alemanno: su taxi pronti alla Corte Costituzionale

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IComuni non possono essere espropriati di questi diritti. Ci sono troppe cose che anche questo governo sta facendo contro i Comuni che sono inaccettabili», ha dichiarato il sindaco Gianni Alemanno. «Attenzione perché andiamo alla Corte Costituzionale se si continua così - ha proseguito il primo cittadino - abbiamo chiesto un confronto con il presidente Monti. Noi dobbiamo difendere le autonomie locali perché sono garantite dalla Costituzione». Parlando delle liberalizzazioni il sindaco ha anche toccato il tema delle imprese. «Bisogna dare fiato alle imprese che sono colpite da una pubblica amministrazione che non paga e da una stretta creditizia micidiale che, nonostante i soldi dati dalla Bce alle banche italiane, non è migliorata - ha detto - Se non leviamo subito le imprese da questa tenaglia rischiamo di uccidere il tessuto economico italiano». Intanto il parlamentino nazionale dei tassisti, composto dalle organizzazioni sindacali, si riunirà a Firenze mercoledì prossimo. «In quell'occasione faremo il punto sui lavori del decreto al Senato, auspicando che le modifiche che abbiamo richiesto con la manifestazione nazionale vengano accolte e approcvate», ha spiegato il segretario nazionale di Unica-Cgil taxi, Nicola Di Giacobbe. «Quello che chiediamo - ha continuato - è la territorialità, ovvero la possibilità per i tassisti di lavorare solo nel Comune dove è stata rilasciata la licenza; la salvaguardia del ruolo dei comuni nel rilasciare le licenze non delegando tutto all'Authority; la proibizione del cumulo delle licenze».

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