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Il suo logo appare sugli inviti di AltaRoma e ha dato esplicitamente il patrocino ad alcune manifestazioni.

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Sembrerebbecoerente risultato delle esternazioni della presidente Polverini, che nei mesi scorsi aveva annunciato che per la moda a Roma dalla Pisana non arriverà più un euro. Peccato che poi, in concreto, nessun atto parli di un'uscita dalla società che organizza le sfilate romane. Ci crede ancora, il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Cremonesi, che la Regioni torni sui suoi passi. «Alla fine di questa tornata di sfilate - ha spiegato - ci metteremo intorno a un tavolo e ne discuteremo». Intanto, però, Cremonesi auspica che accanto alle istituzioni (Comune, Camera di Commercio, Provincia e Regione col beneficio del dubbio) arrivino anche nuovi soci privati. Che il momento è difficile e i soldi non sono mai abbastanza. Concetto ribadito anche dall'assessore di Roma Capitale con delega ai Grandi eventi e alla moda, Rosella Sensi, che ha sottolineato l'impegno del Comune al fianco dei giovani anche attraverso la Casa della moda, progetto che dovrebbe arrivare finalmente in porto, pare, in breve tempo. Un bando per finanziare i progetti di innovazione creativa ha messo a punto, invece, la Provincia con la colaborazione della Camera di Commercio. «La moda è uno dei settori strategici della città - ha detto Gianpaolo Manzella, direttore del XII dipartimento Servizi alle imprese e allo Sviluppo economico di Palazzo Valentini - e deve essere vista non solo in sè ma come parte di una serie di iniziative che devono portare Roma ad essere più innovativa. La Capitale ha molto da dire e ci sono molti giovani che devono essere aiutati a posizionarsi in una città completamente diversa rispetto al passato. Non è più la società del posto fisso». A fare il punto sulla situazione moda in Italia e nel mondo ci ha pensato la presidente di AltaRoma, Silvia Venturini Fendi (ringiovanita di dieci anni grazie a un nuovo taglio di capelli e ai mervigliosi risultati della dieta del momento, la miracolosa Dukan). «Le settimane della moda nel mondo si stanno moltiplicando: sono ben 100 - ha spiegato Venturini Fendi - la competizione è molto forte perchétutti hanno capito quanto la moda sia importante per l'economia di un Paese. Roma, nel calendario internazionale, ha uno spazio suo che va mantenuto e difeso. Durante la manifestazione c'è grande fermento a tutti i livelli: inaugurazioni di mostre e boutique, tanti eventi, hotel pieni. AltaRoma vuol mettere insieme tutte le forme di creatività: moda, arte, musica, fotografia e design con tanti appuntamenti che affiancano le grandi firme ai giovani stilisti». Ecco allora Room service (da ieri e sino a domenica) a via Veneto. Un omaggio agli anni '40-'50 quando le collezioni si presentavano nei grandi alberghi della Dolce vita. 13 designer hanno ricreato dei micro atelier in altrettante suite dell'hotel Flora per far rivivere a visitatori e compratori l'emozione di un abito realizzato su misura. «C'è un grande ritorno ai capi unici - ha spiegato la Fendi - Soprattutto sui mercati stranieri. In Cina, per esempio, sono affamati di alta moda». Sempre nella logica del pezzo unico e ripetibile ci sino gli appuntamenti nelle gallerie d'arte. Solo oggi ce ne sono tre tra via GIulia, via dei Soldati e via dell'Arancio. E Limited/Unlimited (oggi dalle 17 alle 20 all'Acquario Romano) con 32 designer che presentano una loro creazione particolare. Il Tempio di Adriano, invece, domani ospiterà la Fiera della Vanità artigiana con 30 creativi tra moda, accessori, oggetti e cibo. La maison Lancetti (perché nonostante la particolare attenzione per gli stilisti in erba, i grandi marchi non vengono dimenticati) rivive attraverso l'interpretazione della talentuosa Caterina Gatta. Gli abiti, presentati lunedì ai Mercati di Traiano, saranno in vendita on line su Yoox. Oggi, intanto, iniziano le sfilate vere e proprie. Al Santo Spirito in Sassia, sale in pedana la collezione primavera-estate della maison Sarli ispirata all'Oriente. A Palazzo Sacchetti, chiude le passerelle Raffaella Curiel con la sua «Haute couture forever». Kat. Per.

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