Salta l'accordo tra Leonori e Bachelet
Ildeputato sostenuto da Rosy Bindi aveva infatti proposto prima della conclusione della fase congressuale che il terzo classificato facesse un passo indietro per appoggiare il secondo contro Gasbarra alle primarie, condivedendo programmi e impegni. Alla fine Bachelet è passato per una manciata di voti presi in più a Latina rispetto a Marco Pacciotti, seconda è arrivata col 13% Marta Leonori, sostenuta dall'area Marino. Quindi, Bachelet si sarebbe dovuto ritirare per stringere con quest'ultima un patto anti-Gasbarra, che ha superato il 70% dei consensi nei 500 circoli Pd del Lazio. Ma la sfida a due proposta da Bachelet non si verificherà. L'intesa tra la Leonori e Bachelet è sfumata ancora prima di cominciare. Mentre Marco Pacciotti, arrivato quarto al primo turno ed estromesso così dalle primarie, sosterrà Gasbarra, candidato praticamente unitario di bersaniani, MoDem, AreaDem e area Letta. L'ex presidente della Provincia sta già lavorando alle liste che lo sosterranno e che vanno presentate entro lunedì: l'orientamento è fondere identità e culture diverse. La seconda fase si è aperta ieri pomeriggio al centro congressi di via dei Frentani, con la presentazione dei programmi dei tre candidati. «Io sono un militante e dirigente che cerca di costruire l'unità necessaria per battere la destra, perché la destra non è affatto finita e i colpi di coda sono i peggiori». Va shcierata tutta la classe dirigente del Pd, che deve essere governato tutti insieme», ha detto Gasbarra nel proprio intervento. Marta Leonori, che propone una nuova classe dirigente che punti su donne e giovani, non ha manifestato la propria sorpresa per il passo indietro di Bachelet: «Dopo le votazioni nei circoli ci siamo incontrati per discutere della possibilità di portare avanti una proposta comune del Pd regionale. Mercoledì, con mio dispiacere, Bachelet mi ha fatto sapere che non è disponibile a mettere in campo un percorso comune per le primarie e che intende partecipare alla competizione con me e Gasbarra. Sono sorpresa e dispiaciuta, anche alla luce della mia disponibilità ad accogliere i punti programmatici da lui indicati». Secca la replica di Bachelet: «Eravamo fuori tempo massimo, avevo proposto l'accordo prima dei voti ai circoli». Il deputato dell'area Marino Michele Meta, padre politico della Leonori, invoca invece primarie «trasparenti, con un clima disteso e partecipato». Daniele Di Mario