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Morta al nido. Il pasticcio delle ambulanze

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Una bambina di quattro mesi ieri mattina è morta forse soffocata da un rigurgito di latte mentre stava dormendo nell'asilo nido privato autorizzato «Il girotondo» in via Viola, 500 metri quadri per 45-50 piccoli fino ai 3 anni, nell'elegante comprensorio dello Sporting Club a Parco de'Medici, sotto la Roma-Fiumicino in XV Municipio. L'incubo di ogni madre che abbia figli della stessa tenerissima età della piccola Martina, così si chiamava la bimba morta al suo secondo giorno di asilo, si è avverato tra le mura di un nido convenzionato con le numerose aziende della zona, che sostengono una parte della retta sui 500-600 euro al mese, orario 8-18. Le indagini sono state secretate. Ma alcune notizie sono circolate e discordano. Oggi alcuni dubbi saranno chiariti dall'autopsia. L'esame autoptico potrà chiarire con esattezza cause e orario del decesso, che da una prima analisi degli operatori del 118 potrebbe essere avvenuto almeno mezz'ora prima del loro arrivo alle 12,15. La bimba potrebbe essere soffocata per un rigurgito di latte ingerito poco prima della morte. Secondo quanto si è appreso, infatti, i soccorritori avrebbero trovato latte nelle vie respiratorie. Questi, di seguito, sono i dubbi che abbiamo registrato. La poppata al nido o a casa? La bimba aveva bevuto latte, questo è sicuro. Ma dove? A casa o al nido? La notizia circolata subito è che la piccola sia morta dopo aver ingerito latte, somministrato nella struttura. Ma stando alla versione raccontanta da due operatrici dell'asilo pare non sia andata così. Pare invece che la piccola non abbia mangiato nulla al'asilo. Secondo quanto riferito da un testimone, presente nella struttura, le operatrici avrebbe riferito che: «La bambina non ha mangiato all'asilo. La mamma l'aveva fatta mangiare a casa. La piccola è arrivata all'asilo alle 10 e dormiva. Ed è stata messa a dormire nella culla così come è arrivata». A riscontro di questa versione la frase pronunciata dalla mamma, dopo la tragedia. Tornata all'asilo in compagnia del padre per assicurarsi che almeno la sua piccola non abbia sofferto chiede: «Ditemi solo se dormiva come l'ho lasciata io o se si è svegliata». Il punto è importante perché solleverebbe molto la struttura. Un conto è avere un rigurgito immediato, un altro ad alcune ore dall'inizio della digestione. I soccorsi Altre notizie discordanti emergono dalle voci discordi sui soccorsi. Da una prima analisi degli opetori del 118 il decesso potrebbe essere avvenuto almeno mezz'ora prima del loro arrivo. L'ambulanza sarebbe arrivata 7 minuti dopo la chiamata di sos a mezzogiorno. Gli operatori non hanno che potuto constatare la morte, avvenuta pare «almeno mezz'ora prima». Il testimone Diversa la versione di un testimone oculare. Per il gestore dello Sporting Club, Fabrizio Rota: «La chiamata al 118 parte alle 12,10 (ma le chiamate al 118 sono registrate ndr). Alle 12,30 circa è arrivata una prima ambulanza, senza il medico - racconta - Ero al ristorante, all'ingresso della struttura, ho visto l'ambulanza e sono corso all'asilo. C'erano solo due operatori, il più anziano ha fatto il massaggio cardiaco. Dopo 7-8 minuti, è arrivato una seconda ambulanza, stavolta c'era anche il medico, il quale ha aspirato il latte dai polmoni. Ma la bambina era morta». Per Rota, la chiamata sarebbe partita alle 12,10 circa. «In attesa dell'ambulanza una maestra è salita in moto ed è andata a chiedere aiuto al vicino ospedale dei Cavalieri di Malta». Il drammatico epilogo è lo stesso. Ma per Rota «non si può sapere che esito avrebbe avuto la vicenda se sulla prima ambulanza ci fosse stato il medico a bordo». La struttura Il nido è apprezzatissimo. Tanto che i genitori portano i figli qui con il passa-parola. «Anche per noi è andata così» conferma un genitore, Luca Casanella, impiegato all'Eur. Il personale è qualificato, la struttura bellissima, tra palme, siepi e campi di calcetto, un pub e un ristorante. La madre di Martina lavora alla Telecom. E a riprova del gradimento, anche il primogenito frequenta il Girotondo, nella stessa classe del nipotino del titolare dello Sporting Club, Fabrizio Rota, 61 anni, che ha dato in gestione l'asilo. La tragedia per ora senza indagati né ipotesi di reato. Indaga il pm Francesca Passanniti, indagini della Squadra Mobile, rilievi della Polizia Scientifica. TrA il viavai di mamme, papà e nonni, che alla spicciolata, sono andati a riprendersi figli e nipoti. Alcuni dopo una telefonata dall'asilo. Altri appresa la notizia in tv. «È stato terribile, pensavo fosse mia figlia - racconta una madre - perché avevano detto che la bimba morta ha 10 mesi l'età di mia bimba».

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