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No al monopolio del Codacons sui diritti dei cittadini

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Unistituto creato per la difesa dei diritti del cittadino composto da un ufficio eletto dal Consiglio comunale. Il difensore civico e il suo vice, infatti, venivano nominati dopo aver partecipato a un bando pubblico e ottenuto il voto dell'Aula Giulio Cesare. In molti ricorderanno le battaglie dell'avvocato Marotta su buche, bollette e disservizi vari da parte del Campidoglio, con tanto di mediazione svolta per evitare contenziosi. La scelta di Alemanno di far decadere l'istituto, nonostante le richieste pressanti dell'opposizione, è opinabile certamente. Ma quello che lascia perplessi è l'accordo siglato la settimana scorsa con il Codacons che prevede l'apertura di sportelli cittadini. Una decisione che potrebbe essere legata al ricorso mosso dall'associazione presieduta da Rienzi contro la sponsorizzazione di Della Valle del restauro del Colosseo. Ricorso sul quale proprio ieri il Tar ha rinviato la discussione al 7 marzo per un tentativo di mediazione. L'apertura di sportelli per i diritti dei cittadini di Roma Capitale (e dunque istituzionali) affidata al Codacons sta già scatenando una battaglia tra associazioni. Proprio ieri infatti in una nota congiunta Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Mdc e Unc hanno inviato una lettera al sindaco Alemanno. «Abbiamo appreso con stupore la decisione del Comune di istituire uno sportello d'ascolto dei consumatori romani gestito da una sola Associazione - affermano i presidenti Provinciali delle associazioni - seppure l'idea rappresenti un passo in avanti rispetto al passato, dato che va a sopprimere una figura, il Difensore Civico, costosa e inefficiente e difficilmente in grado di rispondere tempestivamente ed esaurientemente alle esigenze pratiche dei cittadini, la decisione di sviluppare una nuova struttura dedicata ai consumatori senza il confronto, l'ausilio e il coinvolgimento di tutte le Associazioni più rappresentative sul territorio, da anni al fianco dei consumatori e da tempo impegnate nel dialogo con l'Amministrazione di Roma Capitale, ci appare assurdo e provocatorio. Chiediamo pertanto al sindaco un incontro urgente allo scopo di verificare i termini dell'accordo sottoscritto, ed eventualmente allargarlo alla partecipazione di tutte le Associazioni dei consumatori operanti a Roma e legittimate a farne parte». Insomma chi di spada ferisce di spada perisce. Alla fine della giostra, non era meglio il difensore civico, eletto dai rappresentanti dei cittadini? Sus. Nov.

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