Ecco la fronda che allontana il congresso unitario Pdl
Omeglio, quella parte del partito distante dagli attuali vertici ha ufficializzato la presentazione di una mozione ai prossimi congressi locali. Una mossa che era nell'aria, quando le voci di un "sovradimensionamento" dell'attuale coordinatore romano Gianni Sammarco era arrivato sino ai piani alti della Pisana in un incontro con la Polverini. Le pressioni di una parte del partito porterebbero infatti a una revisione dei "posti" occupati dalla potente corrente Sammarco-Tajani: assessorati o dirigenze nelle aziende capitoline e regionali. Una pressione che ieri si è fatta molto più pesante con l'ufficializzazione di una mozione che, a questo punto, allontana i congressi unitari. I "capi" missione Mario Baccini e Massimiliano Maselli. «Trasparenza, partecipazione, meritocrazia, territori più rappresentati, coinvolgimento della società civile. Questi alcuni temi sui quali riteniamo necessario consolidare e radicare il Pdl a Roma e nel Lazio, secondo la visione espressa dalla segreteria Alfano, nel consiglio nazionale di luglio. Adesso, alla luce dei risultati del tesseramento è necessario sviluppare alcuni punti che serviranno a preparare una mozione da proporre ai prossimi congressi di Roma e delle province del Lazio, in un dibattito che sia il più partecipato possibile, anche con l'utilizzo di nuove tecnologie». Apprezzamento e appello a tenere i congressi il più presto possibile anche da parte del senatore Stefano De Lillo: «Non possiamo più aspettare. Con la segreteria Alfano è partita, infatti, la nuova stagione in cui debbono cambiare i protagonisti. Occorre ripartire dai valori fondanti del Popolo della Libertà, quali il merito, la partecipazione, il coinvolgimento della società civile, il radicamento sul territorio e la scelta democratica di ogni responsabilità». L'annuncio della mozione Baccini-Maselli non poteva non trovare il sostegno di Laboratorio Roma, la prima parte del Pdl a "ribellarsi" ai vertici. «Condividiamo l'auspicio di cambiamento espresso da Baccini e Maselli - dichiarano l'assessore capitolino Aurigemma e i consiglieri Quarzo, Vannini e Todini -. Il rinnovamento è l'impulso che il segretario Alfano ha dato al Pdl e che tanti quadri del territorio chiedono per Roma. Riteniamo necessario un confronto con i quadri, i militanti, gli eletti a tutti i livelli per costruire un partito più democratico, più partecipativo e soprattutto più radicato nella città». E chissà se Maselli da ex fedelissimo di Sammarco non diventi invece il suo candidato alternativo alla guida del Pdl Roma. Susanna Novelli