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Convenzione per salvare custodi e bidelli

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Sitratta di una convenzione del Comune con l'Ancep, l'associazione nazionale custodi pubblici, vale a dire dai bidelli delle scuole ai guardiani dei musei che vivono in locali ricavati dal «posto di lavoro» e per il quale svolgono un servizio di guardiania. Una battaglia durata decenni, quella portata avanti dal presidente dell'associazione, Giuseppe Polimeni e che ha visto persone ottantenni sottoposte a sfratti o a pagamenti vertiginosi non dovuti. È il caso dell'ex tassa sui rifiuti, una vera persecuzione che è costata cartelle esattoriali di migliaia di euro e persino qualche infarto. Eppure, nel caso delle scuole, una vecchia delibera comunale specificava che la parte riguardante i locali di guardiania rientrava nel pagamento dovuto dalla scuola stessa. Un vicenda complessa che adesso, grazie all'interessamento del presidente dell'Ama, Piergiorgio Benvenuti, sembra essere giunta a un compromesso finale, chiudendo definitivamente il passato e facendo pagare i custodi da adesso in poi. «Ringrazio il Campidoglio per quanto sta facendo - dice Polimeni - con questa convenzione garantiamo il diritto a questa povera gente, tutti anziani, di vivere nei propri alloggi vita natural durante. L'accordo è valido per il custode e il coniuge. Sono tanti i casi, a Roma quasi 800 persone, che vivono costantemente l'incubo dello sfratto da parte ad esempio del nuovo preside di turno. Purtroppo non possiamo dire altrettanto della Provincia, con la quale riscontriamo enormi problemi anche di dialogo. Il 27 gennaio un vecchio custode verrà sfrattato dalla Provincia di Rma, in zona San Paolo. Chiediamo a Zingaretti di intervenire». S.N.

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